Il nucleare energia green? La Slovenia chiede “l'etichetta” all'UE

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La Francia, a sua volta, ricava il 70% del proprio fabbisogno energetico dalle centrali nucleari, oltre ad aver fondato nel secondo dopoguerra il proprio potenziale bellico proprio sull’arsenale nucleare (dottrina gollista)

Sembra dunque predominare il blocco dell’Europa centro-orientale, con la cospicua assenza delle principali potenze occidentali, ad eccezione dela Francia.

Le dieci nazioni proponenti definisco il nucleare come un’alternativa energetica “stabile, affidabile e indipendente“. (TRIESTEALLNEWS)

Ne parlano anche altri giornali

– prosegue la lettera – È una delle industrie più regolamentate al mondo, con 126 reattori in servizio in quattordici Paesi europei. L’industria nucleare europea è un’industria leader nel mondo, dotata di tecnologie rivoluzionarie uniche (greenMe.it)

In prima linea nel pressing su Bruxelles c'è il ministro francese dell'Economia Bruno Le Maire, firmatario del testo diffuso insieme ai colleghi di Romania, Repubblica Ceca, Finlandia, Slovacchia, Croazia, Slovenia, Bulgaria, Polonia e Ungheria Parigi - "Per vincere la battaglia del clima, abbiamo bisogno dell'energia nucleare". (la Repubblica)

Francia, Polonia e Repubblica Ceca difendono il nucleare mentre Paesi come Germania e Austria vi si oppongono strenuamente, mentre molti ambientalisti ritengono la tecnologia troppo rischiosa Dieci Stati membri dell’Unione Europea hanno pubblicato un documento a sostegno dell’energia nucleare, sottolineando il ruolo che, a loro dire, potrebbe svolgere contro il riscaldamento globale. (Corriere del Ticino)

E su questo punto c'è ancora molta divisione fra gli stati membri. (Teleborsa)

È ora di tornare potenza.”. Francesca Romana Cristicini Il nostro paese ha tecnologie, tecnici ed esperti nel settore, operai specializzati: è ora di superare il referendum del 1987, invocato facendo leva sullo spettro di Chernobyl. (PaeseRoma.it)

Roma, 15 ott. (LaPresse) – “La Magistratura, particolarmente in questo suo difficile momento, deve saper svolgere la propria funzione in un’interrelazione continua con il contesto socio-culturale nel quale opera perché nel nostro sistema costituzionale, anche per la funzione giudiziaria, è vitale il confronto costruttivo con le Istituzioni della Repubblica. (LaPresse)