Balneari, già «salve» 8 spiagge su 10: indennizzi più bassi agli irriducibili
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Mentre in diverse spiagge d’Italia si percepisce nettamente il nervosismo per un contentino un po’ misero, il Veneto non si scompone. Qui la legge Bolkestein non solleva timore alcuno perché, già da tempo, la soluzione per evitare le grane (e non dover attendere le solite proroghe) è stata trovata: per la gran parte, infatti, le gare per le concessioni balneari demaniali sono già state indette e le imprese si sono aggiudicate tratti di litorale, per lo più quelli in cui hanno lavorato per decenni. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Non si poteva lasciare un settore così importante del turismo italiano alla deriva e allora, alla fine, si è deciso di agire: ma lo si è fatto nel peggiore dei modi e, come si dice, la toppa è peggio del buco”. (LuccaInDiretta)
"Uno schiaffo per i bagnini - dice un arrabbiato Mauro Vanni presidente di Confartigianato imprese balneari -. I bagnini salvano ben poco del decreto che pone i bandi per i rinnovi delle concessioni balneari entro il 2027, o addirittura al 2028. (il Resto del Carlino)
In realtà il rincaro sarà solo del 10%, come emerge dalla versione definitiva del provvedimento pubblicata da Palazzo Chigi, che ha corretto il refuso. Il governo Meloni non voleva certo raddoppiare i canoni sulle concessioni balneari. (il manifesto)
Così l’onorevole della Lega Elisa Montemagni (in foto) non si nega al confronto, mentre monta come il mare grosso la protesta dei balneari, e prova a rassicurare la categoria "Perché – dice – comprendo la loro preoccupazione". (LA NAZIONE)
Il sindaco di Ravenna e candidato governatore del centrosinistra, Michele de Pascale, va all’attacco della riforma delle concessioni balneari approvata mercoledì sera dal Consiglio dei ministri per arginare le procedure d’infrazione europee sul tema. (Corriere della Sera)
"Abbiamo raggiunto un'intesa comune" con l'Italia sulle concessioni balneari, l'adozione del decreto legge "è un passo importante nella giusta direzione" e "speriamo" di chiudere la procedura d'infrazione, "ma lo faremo soltanto quando la legislazione italiana sarà pienamente in linea con il diritto Ue". (Tiscali Notizie)