Russia valuta prezzo minimo per le vendite internazionali di petrolio

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La Russia di Putin sta considerando la possibilità di fissare un prezzo minimo per le proprie vendite internazionali di petrolio in risposta al tetto imposto dal G7 e UE. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, citando due funzionari a conoscenza del piano. Secondo il piano Mosca sta valutando di imporre un prezzo fisso per i barili russi o di stabilire sconti massimi sui benchmark internazionali ai quali possono essere venduti. (Finanza.com)

Ne parlano anche altri giornali

La Russia di Putin sta considerando la possibilità di fissare un prezzo minimo per le proprie vendite internazionali di petrolio in risposta al tetto imposto dal G7 e UE. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, citando due funzionari a conoscenza del piano. (Borse.it)

E, fra l'incertezza sull'impatto che le nuove misure avranno, l'Opec+ - l'organizzazione dei Paesi esportatori di greggio - prende tempo e mantiene invariati gli attuali livelli di produzione, lasciandosi però la porta aperta a un intervento in qualsiasi momento a seconda delle condizioni del mercato. (ilmessaggero.it)

Il primo fattore da osservare riguarda il comportamento dell'Opec+: se questo cartello di produttori, a cui la Russia partecipa come membro aggiunto e non organico, restringerà la produzione il pericolo sarà minore. (Italia Oggi)

Il governo russo e le compagnie nazionali stanno. (Teleborsa)

L’embargo contro il petrolio russo è entrato in vigore dalla giornata di ieri nell’Unione Europea. Mosca ha risposto minacciando di non vendere più un goccio del suo Urals all’Europa. (InvestireOggi.it)

La Russia si sta preparando alla mossa decisa dall’Ue d’intesa con il G7 di imporre un prezzo fisso al barile di petrolio: ecco cosa intende fare. La Russia sta considerando la possibilità di fissare un prezzo minimo per le sue vendite internazionali di petrolio in risposta al tetto imposto dal G7. (La Legge per Tutti)