Altro che modello Italia: per la Ue la nostra sanità ha pochi fondi e si è mossa con lentezza

Fanpage.it ESTERI

Questo ha compensato i limiti dell’infrastruttura fisica, del numero degli operatori sanitari e degli investimenti negli anni passati”.

Il testo quest’anno tiene conto dell’impatto della pandemia da Coronavirus e misura la situazione economica di conseguenza.

Anzi: “La frammentazione del sistema sanitario e il coordinamento tra le autorità centrali e regionali ha rallentato l’implementazione delle misure di contenimento”. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Se partisse a giugno sarebbe un enorme inaspettato successo, ma se partisse il prossimo anno si perderebbe la sua efficacia di impatto sulla profonda crisi economica già in atto. Sono 540 miliardi, sperando che siano disponibili tutti a giugno. (Il Sole 24 ORE)

Non è concepibile che, con l’Europa di ventisette Stati, per l’approvazione di importanti decisioni è richiesta l’unanimità. Iniziai nel il 2015, periodo in cui l’Europa era in cerca di nuovi proseliti, senza averne preventivamente seriamente valutate il rispetto delle condizioni poste ai nuovi Stati. (StartNews)

“Se vogliamo superare insieme questa crisi, come unione di interessi comuni e di valori comuni, dobbiamo fare molto di più. Quando la pandemia è arrivata in Europa, il mio paese è stato colpito per primo e nella misura più forte. (Finanzaonline.com)

Tuttavia, l'incontro di ieri fra i ministri degli Esteri di dieci Paesi - fra cui Francia e Germania - testimonia che i negoziati vanno avanti su binari paralleli. Da una parte c'è chi vuole un vero coordinamento delle misure e dall'altra, invece, chi preferisce cominciare dagli accordi bilaterali fra le capitali. (Il Messaggero)

Edtstadler ha aggiunto che " i fondi per la crisi siano erogati sotto forma di prestiti rimborsabili e non sovvenzioni ". L'Italia non solo è favorevole alla portata del ''bazooka'' messo sul piatto da Angela Merkel ed Emmanuel Macron, ma anche alla velocità del suo meccanismo. (ilGiornale.it)

Fino ad arrivare al futuro recovery fund, per il quale siamo in attesa della proposta da parte della medesima Commissione. Non sarei affatto sorpreso se la questione finisse alla Corte di Giustizia europea, per la compromissione del level playing field tra imprese aventi la sede legale nell’Unione europea. (Il Sole 24 ORE)