Strage di Marzabotto, Zuppi: senza giustizia il male è più pericoloso

Strage di Marzabotto, Zuppi: senza giustizia il male è più pericoloso
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Agenzia askanews INTERNO

Roma, 29 set. – La giustizia “ripara” al male, “se non c’è la giustizia il male e’ più pericoloso, le tenebre entrano nel cuore dell’uomo e si diventa seminatori di morte e di altro male”. Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi nella sua omelia a Marzabotto in occasione della cerimonia per gli 80 anni dell’eccidio nazifascista.“Molti non hanno mai chiesto perdono” ha osservato Zuppi ma “il Il male si vince con l’amore”. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altre testate

«In questa giornata, alla presenza del presidente Steinmeier, possiamo affermare, con le parole pronunciate dal Presidente Rau nel 2002, che Marzabotto è divenuto luogo che non separa più tedeschi e italiani ma li unisce». (Il Sole 24 ORE)

Home Primo Piano 80° anniversario dell'eccidio di Marzabotto 80° anniversario dell'eccidio di Marzabotto (Ministero della Difesa)

Germania sono quasi sconosciuti. Anche per questo sono qui Federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. (Tuttosport)

Strage di Marzabotto, Mattarella: “Violenza e antisemitismo non fanno parte solo del passato”

I nomi delle vittime di Monte Sole, Comune per Comune, negli striscioni appesi - . (Avvenire)

Marzabotto e Monte Sole sono simbolo tra i più sconvolgenti della strategia di annientamento che accompagnò la volontà di dominio, il mito razziale, la sopraffazione nazionalista, insomma quell'impasto ideologico che sospinse il nazismo - e i loro complici, tra cui il regime fascista - a perseguire il catastrofico progetto di conquistare l'Europa e svuotarla della sua storia». (ilmessaggero.it)

Sbagliamo se pensiamo che il razzismo, l’antisemitismo, il nazionalismo aggressivo, la volontà di supremazia, siano di un passato che non ci appartiene. "Oggi i conflitti in atto, i luoghi della sofferenza dove il diritto umanitario internazionale non trova applicazione, ci richiamano bruscamente alla responsabilità di non essere né ciechi, né addormentati, né immemori. (Gazzetta del Sud)