Violenze di Capodanno: la ragazza belga, 'ero atterrita'
Articolo Precedente
Articolo Successivo
"Ero atterrita, sono stata trascinata da una parte all'altra da un fiume di uomini, 30 o 40 in tutto, non riuscivo ad uscire". Così, in sostanza, la 20enne studentessa belga stamani ha descritto gli abusi subiti nella notte di Capodanno in piazza Duomo, a Milano. E' stata sentita a Liegi dagli investigatori della Squadra mobile. Oggi anche una donna italiana è stata ascoltata, avrebbe subito la stessa forma di "molestia collettiva" e ha denunciato. (Tiscali Notizie)
Se ne è parlato anche su altri media
La vicenda riportata dalla ragazza sembra essere un esempio di “Taharrush gamea“, un fenomeno di violenza collettiva dei paesi islamici che vede gruppi di uomini aggredire fisicamente le donne in spazi pubblici. (Nicola Porro)
La Procura di Milano sta indagando su almeno 5 casi di presunti abusi sessuali, nelle forme delle molestie collettive della "taharrush gamea", nella notte di Capodanno in piazza Duomo. Stamani, sentita a Liegi anche da investigatori della Squadra mobile, la ragazza belga, che era assieme a cinque amici, ha denunciato e confermato i racconti resi ai media. (Tiscali Notizie)
O meglio, dice qualcosa (di molto generico) per non dire. Sulle presunte violenze di Capodanno a Milano, Beppe Sala tace ancora. (il Giornale)
È l'ipotesi della Procura di Milano nell'indagine aperta in seguito alla denuncia, su un quotidiano online, della ragazza belga. In branco contro le donne. (MilanoToday.it)
Nella notte del 31 dicembre una studentessa belga assieme ai suoi amici ha vissuto un’esperienza terribile che ha (Secolo d'Italia)
Le violenze e le molestie ai danni delle turiste belghe durante la notte di Capodanno potrebbero essere ricondotte, sostiene la Procura di Milano, a un rito di origine ancestrale, originario dei paesi arabi ma tristemente ancora attuale: la taharrush gamea. (ilgazzettino.it)