Addio a Tommasi, voce della boxe e del tennis: la lunga carriera dalla Gazzetta dello Sport a Tele+

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Il Nord Est SPORT

Il giornalismo sportivo italiano perde un altro gigante. A distanza di undici giorni dalla morte di Gian Paolo Ormezzano se n’è andato Salvatore Tommasi, più noto come Rino, inconfondibile voce della boxe e del tennis dagli anni Ottanta fino al primo decennio degli anni Duemila. Firma della Gazzetta Tommasi il prossimo 23 febbraio avrebbe compiuto 91 anni. Originario di Verona ha vissuto gli ultimi anni della sua vita nella città natale. (Il Nord Est)

Se ne è parlato anche su altre testate

Salvatore Tommasi, detto Rino, era nato a Verona ed è scomparso mercoledì 8 gennaio. Rigoroso, appassionato di sport e di numeri, ha vissuto una carriera lunghissima, iniziata nel 1953, passata per la Gazzetta dello Sport, per la storica emittente italo slovena Telecapodistria e da lì per il ruolo di direttore dei servizi sportivi di Canale 5, il primo della storia. (Corriere della Sera)

La morte di Rino Tommasi ha scatenato una pioggia di tributi, tra cui il ricordo firmato da Andrea Scanzi su Il Fatto Quotidiano. L’omaggio del giornalista si apre con un avvertimento: “La prima cosa che bisogna a tutti i costi evitare – ancor più se si parla di lui – è la retorica. (MOW)

Il cordoglio Mario Ireneo Sturla, il medico pavese grande appassionato di pugilato, che ha seguito centinaia di incontri per i titoli mondiali ed europei, conosceva molto bene Rino Tommasi, la voce della grande boxe e del tennis, scomparso ieri a 90 anni a Verona (La Provincia Pavese)

Rino Tommasi, il personalissimo amore per lo sport

Oggi ci ha lasciato Rino Tommasi, una vera e propria leggenda del giornalismo sportivo, un gigante che ha segnato la storia del nostro mestiere e della narrazione sportiva. Rino Tommasi è stato un punto di riferimento non solo per il giornalismo italiano, ma anche per quello internazionale, in particolare nel mondo della boxe, del tennis e del calcio. (Digital-Sat News)

E di quelli che non hanno bisogno di nascondersi dietro l'ipocrisia, perché - come diceva lui - «è possibile essere obbiettivi, è impossibile essere neutrali». Rino era un giornalista vero, di quelli che non hanno bisogno di aspirare al trofeo del Migliore, perché già lo era. (il Giornale)

Impareggiabile conoscitore di uomini, sport e campioni che amava quanto i numeri. Vale anche per Rino Tommasi , organizzatore o giornalista, una faccia che pareva sagomata da un pittore, inconfondibile voce, magari un po’ stridula però dicevi subito: parla Tommasi. (Tuttosport)