Sindrome cubana anche a Vienna: "È un'arma russa"

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A oltre quattro anni da quegli strani fatti la sindrome non è stata ancora spiegata e di tanto in tanto torna alla ribalta, come accaduto di recente al numero 16 di Boltzmanngasse.

Le trame di spionaggio sono molto complicate e spesso mosse da aspetti così inspiegabili che prima o poi finiscono inesorabilmente oggetto di attenzioni.

Sta accadendo da qualche mese a Vienna, dove una ventina di funzionari dell'ambasciata americana hanno riportato sintomi simili alla Sindrome dell'Avana, una misteriosa malattia cerebrale. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’Austria sta aprendo delle indagini dopo le diverse segnalazioni che vedono alcuni diplomatici statunitensi avere dei sintomi riconducibili alla Sindrome de L’Avana mentre erano a Vienna. Una strana sindrome degli ufficiali statunitensi. (Periodico Italiano)

L’Avana, Mosca, Vienna sono tutte città dove le spie ingaggiano duelli ed esiste il sospetto che si tratti di un’azione aggressiva condotta da un’intelligence ostile di Guido Olimpio. I primi casi nel 2016, quando diplomatici statunitensi a Cuba avevano accusato inspiegabili malori. (Corriere della Sera)

– La prima volta che i diplomatici americani impiegati nell’ambasciata all’Avana hanno lamentato misteriosi disturbi, con percezione di suoni e pressione nella testa che causavano cefalee, vertigini e problemi visivi, l’unità comportamentale dell’Fbi li ha liquidati parlando di un problema psicogeno di gruppo: in altre parole, li ha etichettati come persone talmente suggestionabili da provare sintomi di guai inesistenti per averli sentiti da altri (la Repubblica)