Okereke verso l’Inter: «Piedi a terra, non sono permessi cali di tensione»

Inter-News ESTERI

Okereke ha parlato ai microfoni dei canali ufficiali del Venezia, prossimo avversario dell’Inter in Serie A nella sfida in programma sabato alle 20.45.

L’attaccante arancioneroverde, nonostante il grande momento, ci tiene a precisare di voler tenere i piedi piantati a terra. PIEDI A TERRA – David Okereke, attaccante del Venezia, si avvicina alla sfida con l’Inter consapevole di non potersi permettere cali di tensione: «L’impegno da parte nostra comunque non mancherà mai perché, pur avendo grosse potenzialità, sappiamo di dover mantenere i piedi ben piantati a terra e lavorare duramente di settimana in settimana. (Inter-News)

Se ne è parlato anche su altre testate

La missione segreta, condotta assieme da Parigi e dal Cairo dal 2016, doveva servire a individuare covi e azioni dei jihadisti nel deserto libico, alla frontiera con l’Egitto. (La Stampa)

Insieme ad alcuni militari egiziani raggiungono un edificio senza acqua corrente che diventerà da allora in poi il loro quartier generale. Dal veicolo scendono dieci francesi: in tasca hanno passaporto tricolore con visto turistico. (Il Fatto Quotidiano)

Ecco le sue parole. David Okereke, attaccante del Venezia, ha parlato ai microfoni del sito ufficiale del club lagunare. (Calcio In Pillole)

Calhanoglu sta progressivamente crescendo con l’Inter, la sua partenza con i nerazzurri è la migliore della sua carriera italiana. Secondo TuttoSport può diventare sempre più decisivo per il gioco di Inzaghi. (Inter-News)

Poi dopo un po’ l’ho dimenticato perché ho aumentato la pericolosità sottoporta. Venezia, parla Okereke – David Okereke, attaccante e vero trascinatore del Venezia in questo inizio di stagione, ha parlato in conferenza stampa, raccontando questo suo splendido momento di forma e, anche, il suo gol più emozionante siglato fin ora in Serie A. (Europa Calcio)

Secondo i documenti ottenuti dal sito, “le forze francesi sono state coinvolte in almeno 19 attacchi contro civili tra il 2016 e il 2018“. “In teoria, i dati raccolti dovrebbero essere verificati in modo incrociato per valutare la realtà della minaccia e l’identità dei sospetti. (Il Fatto Quotidiano)