Libano, guerriglia a Beirut: spari, lancio di granate e Rpg davanti al Palazzo di Giustizia tra esercito e…

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Dopo ore di sparatorie, esplosioni e violenze, l’esercito libanese fa sapere di aver ristabilito la calma, nonostante la tensione rimanga alta, nella rotonda Tayyune.

In un comunicato congiunto, i due gruppi organizzatori hanno parlato anche di “cecchini non meglio identificati” che hanno aperto il fuoco contro una “manifestazione pacifica”.

Secondo i due partiti sciiti, vicini all’Iran e al governo siriano, “l’aggressione ha lo scopo di spingere appositamente il Paese verso la sedizione su base religiosa“. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

L'esercito libanese è ben presto intervenuto avvertendo che «sparerà a qualsiasi persona armata nelle zone dove sono scoppiati gli scontri». Il tutto è degenerato questa mattina, con i primi colpi esplosi durante una manifestazione davanti al Palazzo di giustizia a Beirut (Ticinonline)

Entrambi vogliono che al giudice Bitar venga revocata l’indagine Sono le scene di guerriglia che in queste ore stanno interessando Beirut, in Libano. (Il Fatto Quotidiano)

Centina di persone si erano radunate in strada quando qualcuno ha iniziato a sparare scatenando l’inferno. Beirut, strage alla manifestazione: raffiche di mitra, almeno 6 morti e decine di feriti La protesta è sfociata nel sangue oggi a Beirut, in Libano, dove si è assistito a vere e proprie scene di guerra tra raffiche di mitra, scambi di colpi, gente in fuga e cadaveri a terra insanguinati. (Fanpage.it)

(LaPresse) Sono cinque le persone rimaste uccise a Beirut negli scontri nell'ambito delle proteste contro il giudice principale che si occupa delle indagini sulla devastante esplosione del 4 agosto 2020 al porto della città, Tarek Bitar. (Corriere TV)

Ascolta la versione audio di questo articolo. 2' di lettura. Beirut di nuovo teatro di scontri. Le tensioni stanno mettendo a dura prova il governo di Najib Miqati, nato appunto a settembre dopo uno stallo di 13 mesi (Il Sole 24 ORE)