«La 18enne era ubriaca ma consenziente», due giovani assolti dalla accusa di stupro. La ragazza era stata portata a spalla nell'appartamento

4/16/2025 INTERNO

La corte di appello di Bologna ha confermato la sentenza di primo grado, secondo cui «il fatto non costituisce reato». Secondo la corte di Ravenna la ragazza era «pienamente in sé» La ragazza 18enne era consenziente anche se era ubriaca e non si reggeva in piedi, non si tratta di stupro. La corte di appello di Bologna ha confermato la sentenza del collegio penale di Ravenna, che aveva scagionato pienamente due giovani imputati dall’accusa di violenza sessuale di gruppo per induzione con abuso delle condizioni della vittima. (Open)

Ne parlano anche altre testate

Non fu stupro, lei era consenziente anche se aveva bevuto. (la Repubblica)

Precisamente, dall'una alle 4,22 del giorno 6 ottobre 2017, è il lasso di tempo che per due tribunali ha fatto la differenza tra uno stupro di gruppo filmato col cellulare e un rapporto consenziente. Ieri, infatti, la corte d'Appello di Bologna ha confermato la decisione presa in primo grado a Ravenna, per cui, sebbene ubriaca, la ragazza, all'epoca diciottenne, aves… (La Stampa)

Con questa motivazione, in estrema sintesi, la corte di Appello di Bologna ha confermato l’assoluzione piena in primo grado di due uomini, un 34enne di origine romena e un 35enne di origine senegalese ex calciatore del Ravenna, dall’accusa di violenza sessuale per un fatto accaduto 8 anni fa: era la notte tra il 5 e il 6 ottobre del 2017 e i due avevano conosciuto una diciottenne in un locale di Marina di Ravenna. (Corriere di Bologna)

Ma secondo la corte d'appello di Bologna non si è trattato di una violenza sessuale e lei era consenziente, anche se lei aveva bevuto. La ragazza aveva 18 anni quando ha accusato due giovani di averla stuprata e filmata mentre era ubriaca, in un appartamento di Marina di Ravenna (Leggo.it)

Secondo i giudici, non ci sono state costrizioni né azioni che configurino un reato. (GiornaleSM)

I due imputati scagionati dalla Corte d'Appello di Bologna (lapresse.it)