La malata di Dengue a Fano: “Eruzioni cutanee, sapore amaro e dolori molto forti”

La malata di Dengue a Fano: “Eruzioni cutanee, sapore amaro e dolori molto forti”
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il Resto del Carlino SALUTE

– L’emergenza Dengue ha reso Fano un caso nazionale: l’aumento dei contagi trasmessi attraverso la puntura della zanzara tigre – sono già 102 quelli confermati e 10 i probabili, con ben 35 ricoveri – ha attirato l’attenzione di virologi e infettivologi. Una notorietà che ci si sarebbe volentieri evitata. Dopo le disinfestazioni innescate dal primo caso emerso l’11 settembre, e ripetute per giorni su quasi tutto il territorio comunale, dopo l’ispezione delle caditoie e le operazioni larvicide, le campagne informative e da oggi pure il kit anti-zanzara in vendita nelle farmacie, il giudizio delle autorità sanitarie – salvo qualche caso – è senza appello. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri giornali

A parlare sono due donne fanesi che la Dengue l’hanno avuta, e ancora ci combattono. Lo afferma la Regione Marche, che assicura: "La situazione è monitorata costantemente". (il Resto del Carlino)

Di nuovo, pensate fosse successo a giugno". E' la riflessione postata su Facebook dal professore dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. (il Resto del Carlino)

Per mettere in guardia dal possibile propagazione del virus. – Il ‘caso Fano’ diventa nazionale. (il Resto del Carlino)

Febbre Dengue, salgono a 51 casi accertati a Fano. Corsa alle analisi: in 30 si rivolgono all’Ast

«Situazione fuori controllo, le infezioni sono come minimo il doppio», ha scritto su Facebook il virologo dell’ospedale San Raffaele di Milano Roberto Burioni, che auspica un intervento governativo per limitare la diffusione. (Open)

«Nella zona di Fano (in provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche) si sta verificando quello che sembra proprio essere un focolaio autoctono ed è evidente che con tutti i casi nel nostro paese c'era da aspettarselo e l'avevamo anche preventivato. (leggo.it)

Di questi 80 almeno 30 hanno risposto positivamente alla convocazione dell’ufficio prevenzione dell’Ast 1 per prelevare campioni diagnostici da inviare all’Istituto superiore di sanità, tutti gli altri saranno gestiti dai medici di medicina generale. (il Resto del Carlino)