Il padre di Seid cambia idea sul suicidio del figlio «Il razzismo ha contato nella sua vita e nella sua morte»

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Walter, padre adottivo di Seid Visin, ex giocatore delle giovanili del Milan, morto suicida a inizio giugno nella sua casa di Nocera (Salerno), difende il figlio contro il razzismo.

«Adesso so che il razzismo ha contato nella sua vita e nella sua morte» dichiara Walter, padre del giovane eritreo, e continua: «Daremo voce al pensiero di nostro figlio».

Parole a cui i genitori non avevano dato peso, giustificando il tutto con: «Era un ragazzo tormentato, con molti problemi. (leggo.it)

Su altre fonti

Subito dopo la morte del figlio, adottato quando aveva sette anni, i due genitori avevano dichiarato che il razzismo non c’entrava nulla con la morte di Seid e che il ragazzo era “tormentato, con molti problemi”. (L'HuffPost)

Io gli dicevo sempre di non badarci, che erano solo battute, che doveva farsele scivolare addosso come l’olio. Dirò anche questo nella cerimonia prevista a settembre per dedicare a lui il campetto di calcio in cui giocava” (Calciomercato.com)

Walter Visin ha però fatto un passo indietro e, per la prima volta, ammette che tra le cause del suicidio del giovane vi potesse essere anche il razzismo. Suicidio di Seid Visin, il padre: “Fu razzismo, porteremo la sua lettera nelle scuole” Il padre di Seid Visin, il giovane ventenne eritreo suicidatosi a inizio giugno, rompe il silenzio e per la prima volta ammette: “Fu anche per il razzismo”. (Fanpage.it)

Seid Visin, 20 anni, si è tolto la vita il 3 giugno scorso a Nocera Inferiore. Ora invece lo sappiamo: sì, il razzismo ha contato nella vita e nella morte di nostro figlio. (Open)

Quindi ha aggiunto, con ferma convinzione: " Il razzismo ha contato nella vita e nella morte di nostro figlio. Quando lo scorso giugno si è diffusa la notizia della morte di Seid, in tanti hanno strumentalizzato politicamente l'accaduto per narrare di un'Italia razzista e intollerante. (ilGiornale.it)