L’oro da record è stata una benedizione per le famiglie contro il carovita

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Ennesimo record per l’oro, che questa settimana è salito sopra la soglia dei 2.800 dollari l’oncia, segnando un rialzo in doppia cifra dal minimo inferiore ai 2.555 dollari toccato a pochi giorni dalle elezioni americane a novembre. Per le consegne ad aprile, il metallo ha toccato i 2.860 dollari. Inutile dire che anche in questo caso ha registrato un nuovo record. Incertezze geopolitiche e domanda istituzionale A trainare le quotazioni concorrono diversi fattori. (InvestireOggi.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Con un totale di 4.974 tonnellate metriche di oro transato, rispetto alle 4.899 tonnellate del 2023, il mercato del metalli prezioso ha mostrato una crescita robusta, alimentata da un aumento significativo degli acquisti da parte delle banche centrali e da una crescente domanda di investimento. (Wall Street Italia)
Come racconta l’agenzia newyorkese Bloomberg, è da alcuni mesi ormai che a Londra scatole di legno zeppe d’oro, perfettamente sigillate, vengono caricate nelle stive degli aeroplani diretti a New York. (il manifesto)
L'oro ha raggiunto livelli record perché gli investitori erano preoccupati per i possibili dazi doganali statunitensi e perché la crescente sovrabbondanza di lingotti a New York aveva creato una carenza a Londra. (monitor.al)

Il metallo prezioso con consegna immediata passa di mano a 2.858,91 dollari con un aumento dello 0,57%. L'oro con consegna ad aprile (Comex) è scambiato a 2.887,00 dollari con una crescita dello 0,39%. (il Resto del Carlino)
L'oro brilla mentre la minaccia dei dazi di Donald Trump permaneIl FTSE 100 di Londra ha aperto leggermente in rialzo venerdì, ma l'inizio è stato lento altrove nel mercato britannico, con all'orizzonte il rilascio di un indicatore dell'inflazione statunitense e... (Marketscreener IT)
A fare da assist ai prezzi del metallo giallo, contribuisce la forte domanda di beni rifugio, dovuta alle minacce tariffarie degli Stati Uniti del 25% sulle importazioni provenienti da Messico e Canada, a partire da domani, 1° febbraio. (Teleborsa)