The Last of Us, la seconda stagione della serie tv e l’effetto “lo dimo”

The Last of Us, la seconda stagione della serie tv e l’effetto “lo dimo”
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Quanto un videogioco possa essere più efficace a livello narrativo di un film o di una serie TV lo si può dedurre analizzando la prima puntata della seconda stagione di The Last of Us. Nella quarta stagione di Boris, che grazie al cielo è riuscita nella miracolosa impresa di non farci rimpiangere l'operazione nostalgia tentata, c'è una scena piuttosto significativa che, non senza un'immancabile dose di ironia, esplicita in maniera efficace ciò che accade con una certa frequenza in molti film e serie TV. (Multiplayer)

Ne parlano anche altri giornali

Nella complessa arte di adattare un videogioco per il piccolo schermo, HBO sta percorrendo sentieri narrativi inaspettati con la seconda stagione di The Last of Us. Il primo episodio, intitolato "Future Days", ha già sorpreso i fan del gioco (che trovate su Amazon) con una struttura temporale completamente rimaneggiata. (SpazioGames)

Il mostro di The Last of Us Stagione 2 La serie televisiva ha subito messo sotto i riflettori una delle creature del videogioco, che però possiamo vedere solo per poco, dandogli finalmente lo spazio che merita. (Multiplayer)

Quella che affronta Ellie è un'esperienza familiare a molte persone lgbtq+ di ogni generazione, che prima o poi capita a chiunque mostri affetto verso il proprio partner senza nascondersi. In Giorni futuri, il primo episodio della seconda stagione di The Last of Us, Ellie (Bella Ramsey) si lascia andare a un momento di effusione queer in pubblico. (Wired)

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È il caso, quest’ultimo, del celebre videogioco di genere survival horror avventuroso sviluppato da Naughty Dog che ha dato vita a The last of us (letteralmente L’ultimo di noi) di cui il lunedì in prima serata su Sky Atlantic e in streaming su Now è partita, dopo il successo della prima, la seconda stagione, mentre è stata annunciata una terza prodotta sempre da Hbo, nota pay tv statunitense. (Avvenire)

Un evento tragico si trasforma nel fulcro della narrazione: un carico di cocaina adulterata provoca la morte di centinaia di persone a Londra, scatenando un conflitto esasperato tra le bande della capitale britannica. (SofiaOggi.com)

Questo pretesto narrativo catapulta gli spettatori all’interno di un conflitto tra bande che scuote la capitale britannica, portando alla luce dinamiche familiari e rivalità tra clan già esplorate nel panorama delle storie mafiose. (SofiaOggi.com)