Pensioni: dal 2022 assegno più ricco grazie alla rivalutazione

Wall Street Italia ECONOMIA

Rivalutazione (o perequazione) delle pensioni: cosa significa. La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo attraverso il quale l’importo delle prestazioni sociali, come la pensione appunto, viene adeguato all’aumento del costo della vita, secondo i dati pubblicati dall’Istat.

Le pensioni di importo inferiore sono state invece adeguate pienamente all’inflazione (+ 2,7% nel 2012 e + 3% nel 2013)

Rivalutazione pensioni dal 2022: chi ne beneficerà. (Wall Street Italia)

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Quindi, nel 2022 le pensioni torneranno a incamerare tale rialzo dopo essere rimaste ferme per un anno, attraverso nuove aliquote di rivalutazione delle pensioni . C’è però una premessa d’obbligo: non si escludono ulteriori proroghe del sistema attuale o correttivi in Legge di Bilancio, visto che Manovra 2022 conterrà anche una riforma pensioni. (PMI.it)

Chi non è penalizzato. L’utilizzo del coefficiente pari a 1 consente di non penalizzare i montanti contributivi già rivalutati negli anni precedenti. Infatti, in assenza di tale previsione, i montanti accantonati subirebbero una decurtazione pari all’andamento negativo dell’economia. (Il Sole 24 ORE)

Mentre a partire da gennaio 2022 dovrebbero scattare gli aumenti grazie agli effetti positivi sul tema pensioni della ripresa economica e del Pil di questi ultimi mesi Calcolatrice alla mano, la rivalutazione ferma significa che le pensioni con decorrenza successiva al primo gennaio 2022, con montanti contributivi accumulati fino al 31 dicembre 2020, non avranno rivalutazioni. (ilGiornale.it)