Sciopero del 5 febbraio: treni fermi e aerei a terra in tutta Italia



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Mercoledì 5 febbraio si prospetta una giornata di caos per i trasporti in Italia, con scioperi che colpiranno sia il settore ferroviario sia quello aeroportuale. A creare particolare disagio sarà lo stop dei treni regionali in Lombardia, dove i dipendenti di Trenord, su iniziativa del sindacato Orsa, incroceranno le braccia per 23 ore consecutive, dalle 3 del mattino fino alle 2 di giovedì 6 febbraio. L’agitazione interesserà non solo i servizi regionali e suburbani, ma anche quelli aeroportuali e di lunga percorrenza, lasciando migliaia di viaggiatori in attesa di soluzioni alternative.
Le fasce di garanzia, che assicurano la circolazione dei treni dalle 6 alle 9 del mattino e dalle 18 alle 21, offriranno un parziale sollievo, ma non basteranno a evitare ripercussioni significative. Chi si troverà a dover viaggiare in orari diversi dovrà fare i conti con tratte soppresse o ritardi, mentre le tratte sostitutive, se presenti, potrebbero non coprire tutte le destinazioni.
Parallelamente, il trasporto aereo subirà un blocco totale di 24 ore, con il personale di SEA Prime, responsabile dello scalo di Milano Linate, e i dipendenti delle aziende di handling associate ad Assohandlers che aderiranno alla protesta. Gli aeroporti coinvolti spaziano da Malpensa a Torino, da Fiumicino a Napoli, con ripercussioni su voli nazionali e internazionali. Le sigle sindacali Flai Trasporti e Servizi e Usb Lavoro Privato hanno proclamato lo sciopero, che si preannuncia come uno dei più incisivi degli ultimi mesi.
La mobilitazione, che unisce trasporto ferroviario e aereo, riflette un malcontento diffuso tra i lavoratori del settore, spesso alle prese con rivendicazioni salariali e condizioni di lavoro sempre più precarie. Tuttavia, le conseguenze per i passeggeri saranno inevitabili, con ritardi, cancellazioni e un generale senso di incertezza che accompagnerà chiunque abbia necessità di spostarsi.