Nuovi guai per Telegram, indagine aperta in Corea del Sud

Nuovi guai per Telegram, indagine aperta in Corea del Sud
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Nuovi guai per Telegram, dopo l'arresto in Francia del suo fondatore Pavel Durov. La polizia della Corea del Sud ha avviato un'indagine preliminare sulla piattaforma di messaggistica istantanea con il sospetto di complicità in crimini sessuali legati ai deepfake. Lo ha dichiarato oggi il capo degli investigatori, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Yonhap."Come ha fatto la Francia, l'Agenzia di Polizia metropolitana di Seoul ha avviato un'indagine sull'entità aziendale di Telegram prima di procedere ufficialmente con l'incriminazione" ha dichiarato Woo Jong-soo, capo dell'Ufficio nazionale d'investigazione. (Tiscali Notizie)

Su altre testate

La polizia sudcoreana ha avviato un'indagine su Telegram, accusando la piattaforma di messaggistica di favorire la diffusione di deepfake pornografici, inclusi quelli che coinvolgono minori. L'inchiesta è partita dopo l'arresto a Parigi del fondatore Pavel Durov, ora in libertà condizionata. (Tom's Hardware Italia)

– In Corea del Sud c’è la percezione di una nuova emergenza che investe soprattutto le giovani donne: i deepfake, cioè le immagini di scene pornografiche che vedono inconsapevoli protagoniste ragazze le cui fattezze sono riprodotte con l’intelligenza artificiale, sono sempre più diffusi e le autorità si trovano di fronte alla difficoltà nell’affrontare una fattispecie di reato non ancora ben focalizzato. (Agenzia askanews)

Ma a Seul qualcuno sostiene che lo spettro in realtà è vecchio e si chiama maschilismo: una società dove l’eguaglianza tra i sessi è ancora lontana e… LONDRA – Un nuovo spettro si aggira fra le donne della Corea del Sud: la paura di diventare il bersaglio di un deep fake pornografico. (la Repubblica)

Il caso Telegram: Italia nella top ten mondiale per uso della piattaforma

Secondo un rapporto della startup USA Security Hero, la Corea del Sud è il Paese più preso di mira dalla pornografia deepfake: i suoi cantanti e attrici costituiscono il 53% degli individui ritratti (StartupItalia)

Un paladino della libertà della Rete che combatte contro l'intrusione di ogni autorità nella privacy degli utenti o un cinico colluso col regime russo, che ha messo la sua popolare piattaforma di messaggistica, basata sulla crittografia, a servizio di guerra e propaganda. (AGI - Agenzia Italia)

È quanto emerge da una survey di Statista secondo cui nel nostro Paese, al sesto posto, il 29% degli utenti Internet utilizza regolarmente la piattaforma. Si allarga il fronte delle indagini a livello mondiale dopo l’arresto in Francia di Parel Durov ora in libertà vigilata. (CorCom)