Roberto Saviano e la sua vita con la scorta: «Sarebbe stato meglio se mi avessero ammazzato»

Open INTERNO

Dopo la pubblicazione delle motivazioni delle condanne al boss Bidognetti e al suo legale, Roberto Saviano racconta oggi in un articolo sul Corriere della Sera la sua vita con la scorta, cominciata all’età di 26 anni.

Poi la conclusione: «E ora cosa mi rimane?

Avevo solo 26 anni e ora se potessi chiederei solo di camminare libero

Vorrei solo insozzarmi nella vita e immergermi negli errori, nelle cazzate. (Open)

Ne parlano anche altre testate

Saviano si è sfogato in un lungo articolo che è stato pubblicato dal Corriere della Sera. Ha usato parole piene di rabbia, Roberto Saviano, per commentare le motivazioni della sentenza a carico del boss dei Casalesi Francesco Bidognetti e dell'avvocato Michele Santonastaso. (Ticinonline)

“Avevo solo 26 anni quando tutto è accaduto. Secondo i giudici, nelle parole pronunciate durante un processo c'erano precise minacce rivolte a Saviano. (Quotidiano di Sicilia)

Secondo i giudici, infatti, nelle parole pronunciate durante il processo in questione c'erano precise minacce rivolte a Saviano. Cosa facevate voi a 26 anni? (Yahoo Notizie)

Quello che ti è stato tolto non torna più, inutile pensare che ci sia il tempo di rimediare 0 Facebook Roberto Saviano e la sua vita sotto scorta: “Meglio se mi avessero ammazzato” Cronaca 30 Settembre 2021 11:09 Di redazione 3'. (Voce di Napoli)

Non sono in grado nemmeno di dirmi che ne è valsa la pena perché avevo solo 26 anni e ora, se mi fosse concesso un desiderio, chiederei solo questo: poter camminare libero “Avevo solo 26 anni quando tutto è accaduto. (LiberoReporter)

"La condotta ascritta ai due imputati è inserita nel contesto di criminalità organizzata proprio della cosca dei Casalesi di cui Bidognetti era capo. (CasertaNews)