Caos nella maggioranza di Musumeci: sulle nomine nuova fumata nera

La Repubblica INTERNO

Anche questa mattina, una nuova fumata nera per assenza del numero legale.

Presenti soltanto il presidente Stefano Pellegrino e i deputati Vincenzo Figuccia, Gianina Ciancio, Antonello Cracolici, Giuseppe Lupo.

Nomine di sottogoverno, insomma, che nell’era del grande gelo del centrodestra, restano a prendere polvere negli uffici della commissione all’Ars.

Nuova fumata nera in commissione Affari Istituzionali all’Ars. (La Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Non posso decidere di fare diversamente da quello che viene deciso dal governo addirittura con legge», ha poi aggiunto Miccichè. «Sul Green pass ho qualche dubbio ma è una legge nazionale, appunto. (La Sicilia)

Il presidente dell'Ars e coordinatore del partito in Sicilia è entusiasta del risultato di Forza Italia alle Amministrative dello scorso weekend. Il passo verso le Comunali di Palermo e le Regionali adesso è ancora più breve. (PalermoToday)

Un’altra piazza che consegna un secondo tempo classico è quella di Favara, la città del capogruppo pentastellato all’Ars Giovanni Di Caro. Alle sue spalle si piazza il candidato di FdI, Lega e Diventerà Bellissima con una percentuale del 29,50%. (Livesicilia.it)

"Speriamo di avere un nome prima di Natale", ha risposto Miccichè ai giornalisti che hanno chiesto entro quando sarà possibile avere il nome del candidato sindaco. "Nomi buoni ne abbiamo in tutti i partiti, poi ogni giorno ne esce una nuovo - ha detto -. (Giornale di Sicilia)

“Il 15% di leggi impugnate, mortificante”. “E’ mortificante – ha dichiarato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè -. Ultima bocciatura in ordine di tempo quella relativa al Rendiconto 2019 della Regione siciliana, con la Corte dei Conti nazionale che ha accolto il ricorso del procuratore generale della Corte dei Conti siciliana. (Livesicilia.it)

Quello che è successo negli ultimi mesi, col 15 per cento di norme impugnate, è mortificante, ve lo dico sinceramente. “Spesso mi dicono che nelle commissioni le norme vengono votate senza avere manco il testo davanti. (La Repubblica)