M5s, Conte: il sostegno a Draghi non è mai stato in discussione

Tiscali Notizie INTERNO

(askanews) - Il sostegno al premier Mario " Draghi non è mai stato messo in discussione".

Cosi il leader de Movimento, Giuseppe Conte, uscendo dal vertice con i big che si è tenuto nella sede del partito.

Al suo fianco il Presidente della Camera, Roberto Fico

Roma, 22 giu.

(Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altre testate

E qualcuno ipotizza che la decisione di lasciare il Movimento derivi dalla prospettiva di essere ricandidato nel nuovo movimento che potrebbe essere creato da Di Maio («Insieme per il Futuro», questo il nome probabile). (Corriere del Mezzogiorno)

C'è anche chi, tra gli ex M5S, ha già risposto picche: «Se area Draghi dev'essere, meglio puntare su Calenda», si sbottona qualcuno Il garante era atteso a Roma oggi, per provare a riportare la pace tra le due fazioni in lotta da settimane. (ilmattino.it)

Di tutt'altro tono le parole del presidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio, Filippo Gallinella: «Da oggi - si conclude la mia esperienza con il Movimento 5 Stelle. «Il Movimento 5 Stelle in Umbria resta compatto al fianco di Giuseppe Conte», annuncia una nota firmata da 26 rappresentanti pentastellati. (ilmessaggero.it)

Lontani da ogni interesse verso "Insieme per il futuro" anche coloro che dal Movimento 5 Stelle sono andati via da tempo, come il deputato Michele Sodano e l'ex candidato sindaco Matteo Mangiacavallo A chiarirlo già stamattina era stato il gruppo parlamentare regionale, di cui fa parte anche l'agrigentino Giovanni Di Caro. (AgrigentoNotizie)

Ci sono, come ovvio, tanti parlamentari, una quarantina, al secondo mandato, tutti esponenti del Movimento 5 Stelle che per la ‘linea dura’ di Beppe Grillo non sarebbero stati ricandidati tra un anno. E i conti in Parlamento sono drammatici per i 5 Stelle. (Il Riformista)

Rimandare un’azione del genere ne vanificherebbe l’efficacia, perché da oggi il M5S, con i nuovi numeri ridotti, sarà ancora meno influente nel governo. Non più ultimatum o decisioni sospese, come quella che ha permesso a Di Maio di andarsene, invece di essere cacciato. (Il Fatto Quotidiano)