Istigavano violenze contro ebrei e extracomunitari, 12 misure: blitz anche in Calabria

LaC news24 INTERNO

L'organizzazione, dicono gli investigatori, aveva appena iniziato a pianificare anche un'azione contro una struttura della Nato.

Le accuse. L'accusa ipotizzata nei confronti dei 12 indagati è di associazione finalizzata alla propaganda e all'istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa.

Propaganda di idee naziste e antisemite, video e immagini dal contenuto razzista e discriminatorio, tesi negazioniste, istigazione a commettere azioni violente contro ebrei ed extracomunitari. (LaC news24)

Ne parlano anche altre fonti

Dodici gli indagati per i reati di associazione finalizzata alla propaganda e all'istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa. Si chiama "Ordine ario romano" l'organizzazione smantellata dai carabinieri del Ros dopo un'inchiesta coordinata dalla procura di Roma. (LatinaToday)

Secondo gli investigatori, il gruppo voleva attaccare una struttura della nato con ordigni artigianali, collaborando con altri gruppi che operavano in Portogallo Le indagini - come riporta quotidiano. (ciociariaoggi.it)

Dovranno rispondere di queste accuse 12 persone tra i 26 e i 62 anni ritenuti appartenenti ad un’organizzazione chiama “Ordine ario romano”. Collegato a “Ordine ario romano” c’era poi il gruppo whatsapp chiamato “Judenfreie Liga (Oar)” dal quale gli indagati hanno istigato a compiere azioni violente contro ebrei ed extracomunitari (Latina Tu)

L’accusa ipotizzata nei confronti dei 12 indagati è di associazione finalizzata alla propaganda e all’istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa. Degli indagati, sei vivono nel Lazio (4 a Roma), tre in Sardegna, uno in Calabria, uno in Abruzzo e uno in Lombardia (Rete8)

sui social dove - attraverso due pagine Facebook e una community Vk, uno dei social più utilizzati in Russia - venivano diffusi i contenuti razzisti e le tesi complottiste. Tra loro anche "Miss Hitler". (Video - La Stampa)

Le indagini, spiegano i carabinieri, sono state avviate nel 2019 e si inseriscono in una "più ampia strategia di contrasto ai fenomeni estremistici a vocazione suprematista". Le misure sono state eseguite in tutta Italia, insieme anche a perquisizioni domiciliari nelle case degli indagate (Fanpage.it)