Bialetti cambia padrone: il marchio iconico del caffè passa ai cinesi di Nuo Capital





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Un pezzo di storia italiana si prepara a varcare nuovi confini. Bialetti, l’azienda che con le sue caffettiere ha conquistato il 90% delle case italiane – secondo uno studio del 2010 – è stata ceduta alla lussemburghese Nuo Capital, controllata dal magnate cinese Stephen Cheng. L’operazione, del valore di oltre 53 milioni di euro, prevede l’acquisizione del 78,567% delle azioni, con un’offerta pubblica di acquisto (Opa) al prezzo di 0,467 euro per titolo, mirata a portare la società fuori dalla Borsa di Milano.
Fondata nel 1919, Bialetti ha legato il suo nome all’indimenticabile "omino con i baffi", simbolo della Moka Express, disegnata da Renato Bialetti nel 1933. Ma con la morte del padre Alfonso, nel 1970, l’azienda iniziò a navigare in acque sempre più agitate. Gli anni Settanta segnarono l’inizio del declino, soffocata dalla concorrenza di produttori low cost, mentre i successivi passaggi di proprietà – tra cui l’acquisizione da parte del gruppo francese Monnoyeur nel 2016 – non riuscirono a ridare slancio al brand.