Mettiamo chip nei cervelli? Affari nostri. I segreti di Neuralink e di Elon Musk

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Uno scienziato che volesse saperne di più sull’impianto di chip nei cervelli di tre esseri umani realizzato da Neuralink, azienda di Elon Musk, non troverebbe neanche un articolo scientifico al riguardo. Si dovrebbe accontentare di clip promozionali, di tweet, di veline fatte filtrare alla stampa. Eppure parliamo di una tecnologia che fa discutere parecchio. Dà … (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
Il 28 aprile 2025 Bradford G. Chiedetemi qualunque cosa! Risponderò almeno a tutti gli utenti verificati! Grazie @elonmusk!». (Focus.it)
La tecnologia sviluppata da Neuralink si basa su un impianto cerebrale che permette ai suoi pazienti di impartire comandi a un computer sfruttando gli impulsi elettrici provenienti dal cervello. Brad Smith, un uomo di 50 anni affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA), è la terza persona a utilizzare un'interfaccia neurale sviluppata da Neuralink, l’azienda co-fondata da Elon Musk. (la Repubblica)

I neuroeticisti, davanti al terzo paziente di Neuralink, il primo con la Sla e il primo non verbale, che non solo è riuscito a comunicare al pc, ma a girare un video su Youtube riproducendo la sua voce grazie a tecnologie di AI che lo hanno aiutato anche nell'elaborazione dei pensieri, si stanno già interrogando sulla possibilità (e le conseguenze) che un giorno gli … (HuffPost Italia)