Taiwan, Usa e Cina contro: in gioco la fabbrica mondiale dei chip

Adnkronos ESTERI

Bastano queste due informazioni basilari per comprendere quanto strategica sia l'isola e come nei rapporti, tesissimi, tra Cina e Stati Uniti pesi il suo destino.

Se la crisi russo-ucraina sta mettendo in serio pericolo l'economia globale, una crisi a Taiwan aggiungerebbe un colpo insostenibile alla sua tenuta e a quella del commercio globale

Qualsiasi prodotto tecnologico che abbia bisogno di un chip per funzionare deve la sua esistenza a Taiwan. (Adnkronos)

La notizia riportata su altri giornali

Gli Stati Uniti continueranno a impegnarsi con Taiwan nonostante le critiche della Cina. L’opinione di Shiller sulla visita di Pelosi a Taiwan. L’economista ricorda che:. “Il presidente Biden aveva sconsigliato pubblicamente la Pelosi poche ore prima che partisse, infatti sembrava che ci avesse rinunciato. (Wall Street Italia)

Il governo di Xi Jinping ha certamente tra i suoi capisaldi un nazionalismo che comporta una stretta sulle ’Cine diverse’. Xi sente il peso del mandato storico di essere il riunificatore della Cina, un punto sul quale non transige (QUOTIDIANO NAZIONALE)

3' di lettura. C’è indubbiamente un legame tra sabbia e microchip. E in secondo luogo perché l’isola – che rifornisce il mondo di oltre il 90% dei chips più sofisticati, come quelli impiegati negli smartphone (Il Sole 24 ORE)

Stiamo parlando di numeri di assoluta importanza, che non possono certo essere messi in disparte nella recente crisi globale che coinvolge Cina, Taiwan e Stati Uniti. Nel maggio 2020, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company ha accettato di costruire una struttura da 12 miliardi di dollari in Arizona (InsideOver)

Ecco, quindi, che dopo la visita di Nancy Pelosi sono scattati nuovi blocchi di accordi commerciali fra la Cina e Taiwan come punizione per l'affronto subito. Soltanto a Taiwan troviamo realtà come UMC ma soprattutto TSMC, cioè il chipmaker più avanzato e ricco al mondo. (GizChina.it )

Taiwan è il nono partner commerciale degli Stati Uniti, e in generale buona parte dell’Europa dipende dall’elettronica che nasce a Taipei. Il 3 agosto la Cina ha bloccato alcuni scambi commerciali con Taiwan, ha sospeso l’importazione di frutta e pesce e l’esportazione di sabbia naturale nel paese (serve a produrre i microchip, di cui Taiwan è la fabbrica del mondo) (FormulaPassion.it)