Addio a Gianni Vasino, la voce educata che raccontò il calcio senza urlare

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SPORT

Redazione Sport Redazione Sport   -   Genova – Se n’è andato a 88 anni Gianni Vasino, uno dei volti storici di “90° minuto”, il programma che per generazioni ha fatto il punto sul campionato di serie A. Giornalista capace di raccontare lo sport con garbo, senza ricorrere alle esagerazioni che oggi dominano le telecronache, Vasino è stato una figura emblematica di un’epoca in cui il calcio si seguiva con passione ma senza isterismi.

La sua carriera, iniziata negli anni in cui la televisione era ancora un mezzo pionieristico, lo ha visto protagonista per oltre due decenni: un record, il suo, quello di essere apparso in video ogni domenica per 22 anni consecutivi. Non solo calcio, però. Vasino ha seguito anche eventi internazionali, dai Mondiali agli Europei, senza trascurare le Olimpiadi, dimostrando una versatilità che pochi oggi potrebbero eguagliare.

Era un giornalista di vecchio stampo, legato a un modo di fare televisione che privilegiava la sostanza allo spettacolo. La sua voce pacata, il tono mai sopra le righe, lo rendevano riconoscibile tra tanti. «Sono rientrato in tempo, tranquillizzo gli spettatori», diceva con quella calma che lo contraddistingueva, quasi a voler rassicurare chi lo ascoltava.

Tra aneddoti e ricordi, spiccano quelli legati ai grandi nomi del calcio italiano: beveva birra chiara con Nereo Rocco, pranzava con Gianni Rivera, condivideva progetti – anche azzardati – con Sandro Mazzola. Un mondo ormai lontano, che lui però sapeva riportare in vita con poche parole essenziali, condensando una partita in un minuto e mezzo di servizio, come fosse un dispaccio telegrafico.