Fact-checking, inclusione e clima. Il ritorno di Trump cambia gli impegni delle big Usa
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L’imminente avvio della seconda presidenza Trump riscrive gli impegni e le priorità delle grandi aziende americane. Dopo il fact checking, Meta molla i programmi su diversità e inclusione; Amazon non è da meno. E comincia anche il disimpegno sul clima Con l’imminente ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e il controllo di Camera e Senato da parte dei repubblicani, le grandi aziende – del tech e non solo – si stanno riallineando su posizioni più conservatrici. (Primaonline)
Se ne è parlato anche su altri media
Nei prossimi mesi si comprenderà quale dei due aspetti del nuovo potere sia destinato a usare, o essere usato, dall’altro (Il Sole 24 Ore premium)
Cosa c’è dietro le “sparate” di Donald Trump su Panama, Groenlandia e Canada? Le sue parole si possono liquidare come provocazioni e farneticazioni di un pazzo? E se invece le sue pretese non fossero così assurde e fossero gli europei a doversi dare una svegliata? Mezza Europa in crisi di nervi per Elon Musk e la conversione di Mark Zuckerberg che annuncia la fine della censura sulle piattaforme Meta. (Nicola Porro)
L’assalto a Capitol Hill era ormai già condonat… (la Repubblica)
Elon Musk è considerata l’ombra di Donald Trump. O, meglio, per molti è il presidente ombra degli Stati Uniti. Il patron di Tesla, Space X e X ha finanziato e sostenuto in ogni modo la corsa alla Casa Bianca del ‘cavallo’ su cui ha scelto di puntare. (CremonaOggi)
Penosa genuflessione dei big della Silicon Valley per conquistare la benevolenza del presidente Trump. Le aziende sono governative per definizione, come ricordava sempre l’avvocato Agnelli, ma c’è stile e stile (FIRSTonline)
Intervengono: Giovedì 16 gennaio, Limes e Palazzo Ducale vi invitano alla presentazione del numero 12/24 "Musk o Trump, America al bivio". (Limes)