Quirinale: Letta, da nostre scelte dipende futuro, giusta totale trasparenza

LaPresse INTERNO

Così il segretario del Pd Enrico Letta aprendo la riunione dei gruppi parlamentari e della direzione nazionale dem, che è trasmessa in diretta streaming

Dalle scelte che faremo cambierà il futuro del Paese.

E’ una riunione che prevede la partecipazione di 300 persone e l’unico modo credo sia farla in totale trasparenza e mi sono assunto questa responsabilità”.

Roma, 15 gen. (LaPresse) – “Oggi in questa sala David Sassoli siamo qui a prendere delle scelte molto importanti, in un passaggio di quelli che capitano poche volte in un decennio. (LaPresse)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A tutte le forze propongo accordo per patto di legislatura". "Nella decisione del centrodestra c’è un primo punto assolutamente chiaro, non c’è nessun diritto di precedenza che il centrodestra può vantare per indicare il presidente della Repubblica". (Adnkronos)

Perché Gianni Letta, prima del vertice del centrodestra, si è recato a Palazzo Chigi e ha parlato con Antonio Funiciello, capo di gabinetto del premier Draghi? «Che vuol dire che è andato a Palazzo Chigi stamattina? (Secolo d'Italia)

Quirinale, Letta: “Ok dialogo con centrodestra, ma su nome condiviso: no Berlusconi” “Siamo disponibili per un dialogo, ma questo deve avvenire su un nome condiviso, una personalità istituzionale e non un capo di partito”: lo ha detto Enrico Letta, parlando della partita del Quirinale e ribadendo ancora una volta il veto del Pd alla candidatura di Silvio Berlusconi (Fanpage.it)

"Dovremo decidere come comportarci se il centrodestra andrà avanti con la scelta profondamente sbagliata di candidare il capo politico più divisivo che possa esserci, perché ogni capo politico è divisivo, ma quando parliamo degli ultimi 25 anni, è difficile pensare a una capo politico più divisivo di lui. (Corriere TV)

advertisement. LEGGI ANCHE: Sondaggio Dire-Tecnè: Pd primo partito ma in forte calo, cresce il centrodestra. Cala al 52% anche la fiducia nel governo, il 2,1% in meno rispetto al 17 dicembre. Il consenso massimo è stato raggiunto da Draghi il 3 settembre quando si è attestato al 61,7%, poi è iniziata una graduale discesa con qualche risalita. (Sardegna Reporter)

Da ex ministro delle Regioni e da responsabile enti locali dei dem, Francesco Boccia di numeri se ne intende, tanto che ha già contato quelli dei delegati regionali, «che vedono nel Pd il partito con il maggior numero di designati» Per il centrosinistra è un no secco, questa astrusa tesi che comunque spetti a loro esprimere il Presidente, non esiste: i due schieramenti si equivalgono, serve un nome non di parte». (La Stampa)