Vent'anni fa la legge sul divieto di fumo nei locali chiusi, Sirchia: «Anch'io amavo le sigarette. Stava per saltare tutto, ma poi Berlusconi...»

Vent'anni fa la legge sul divieto di fumo nei locali chiusi, Sirchia: «Anch'io amavo le sigarette. Stava per saltare tutto, ma poi Berlusconi...»
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Corriere della Sera SALUTE

«Del giorno dell’entrata in vigore della legge ricordo che andammo a cena a festeggiare, io e i miei collaboratori più stretti, in un ristorante di via Veneto, a Roma. C’erano stati momenti in cui non pensavamo di farcela. E invece ci eravamo riusciti». Al ristorante incontrò qualcuno che fumava?«Nessuno. Tanti ristoratori, nonostante le grandi resistenze iniziali, finirono col tempo per ringraziarmi. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Fino a 20 anni fa, e in molti lo ricorderanno, si poteva fumare ovunque: al cinema, sugli autobus, in treni e aerei. Entrava in vigore il 10 gennaio 2005 il divieto di fumo nei luoghi pubblici. (TGR Veneto)

Una svolta epocale per il costume italiano. Ma anche per la tutela della salute pubblica. Nell'intervista di Danilo Fumiento l'ex Ministro della Salute Girolamo Sirchia ricorda i tanti avversari della sua legge che vietava il fumo nei locali pubblici, dai ristoranti ai bar alle birrerie, ma anche su treni e mezzi pubblici. (RaiNews)

In realtà, già dal 1975 era vietato fumare in alcuni luoghi come mezzi di trasporto, scuole, cinema e sale da ballo, ma il punto di svolta è stato proprio quel 10 gennaio del 2005, quando la norma - che prende il nome dal ministro della Salute dell'epoca - entrò in vigore. (quotidianodipuglia.it)

Vent’anni di legge Sirchia: “Fu rivoluzionaria ma ancora troppi morti”

Voluta e promossa con determinazione dall’allora Ministro della Salute Gerolamo Sirchia, questa normativa pionieristica sanciva il diritto dei cittadini a vivere senza essere esposti al fumo passivo nei luoghi pubblici. (Doctor33 )

Vent'anni durante i quali il fumo è stato vietato prima nei cinema, poi nei ristoranti, negli uffici, e via via in tutti i locali pubblici. Una volta, se si voleva fumare una sigaretta tra una portata e l'altra della cena al ristorante, bastava aprire il pacchetto e accendersela. (Il Giornale Di Vicenza)

“In vent’anni la percentuale di fumatori si è ridotta ma lentamente. Nel 2008 fumava un piacentino su tre, ora è uno su 4, in linea con l’andamento italiano”, spiega il dottor Cosimo Franco, primario di Pneumologia. (Libertà)