Netanyahu vola da Trump. Asse anti-Iran e affari con Riad: "Cambiamo la mappa dell’area"

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Di Aldo Baquis TEL AVIV da due medici personali, necessari per assisterlo da vicino dopo un’operazione alla prostata, Netanyahu è partito ieri col proprio aereo personale per gli Stati Uniti in vista dell’incontro col presidente Donald Trump in cui domani affronterà "questioni di carattere critico per Israele e per la regione". Elencandole alla partenza ha menzionato "la vittoria su Hamas, la liberazione di tutti i nostri ostaggi e il confronto con l’Asse del terrorismo iraniano in tutte le sue componenti". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altre testate
– Il premier israeliano Benjamin Netanyahu inizia oggi una visita di cinque giorni negli Stati Uniti su invito del presidente Donald Trump: lo ha reso noto l’Ufficio del Primo ministro dello Stato ebraico. (Agenzia askanews)
Israele bombarda Gaza e in Cisgiordania, decine di vittime: tregua in bilico. Inchiesta penale su Sara Netanyahu. (RaiNews)
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è volato a Washington per incontrare domani il presidente Usa Donald Trump, primo bilaterale del nuovo leader americano con un capo di governo straniero, come ha rimarcato i… (la Repubblica)

Benedetta Capelli – Città del Vaticano “Mi sto recando a Washington per un incontro molto importante con il presidente Trump”. Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, prima di salire sul volo che lo porterà negli Stati Uniti (Vatican News - Italiano)
Tutti i tentativi dell'occupazione di imporre il piano di annessione e di sfollamento falliranno. Hamas ha rilasciato una dichiarazione sui combattimenti in corso in Cisgiordania: "L'occupazione è disperata nel tentativo di fermare la crescente ondata di resistenza nella Cisgiordania occupata. (Sky Tg24 )
L’uomo che si vanta di essere artefice di pace scatena, meno di due settimane dopo il suo ritorno alla Casa Bianca, la guerra dei dazi: a partire da sabato primo febbraio, Donald Trump ha imposto dazi del 25 % sull’import dal Canada – fa eccezione il petrolio, gravato del 10% – e dal Messico e un addizionale 10% sull’import dalla Cina già ‘tassato’. (Giampiero Gramaglia – Gp News)