Ritrovato nel fango il corpo del piccolo Mattia

Avvenire INTERNO

Il piccolo Mattia Luconi in una foto scattata dai suoi genitori COMMENTA E CONDIVIDI Era un'immagine a cui i Vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile si erano preparati a lungo, negli ultimi giorni. Ma vederlo lì, ricoperto dal fango, il corpicino del piccolo Mattia - che è stato trovato poco fa in un terreno vicino a Trecastelli - è stato uno strazio per tutti. Servirà l'esame del Dna per riconoscerlo, ma non ci soni dubbi che sia lui: quella maglietta blu, descritta nei dettagli dai genitori fin da giovedì scorso, è stata subito notata dai soccorritori. (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il piccolo era stato travolto insieme alla mamma, che aveva tentato di salvarlo dall’onda d’acqua, senza riuscire a trattenerlo. È stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione il corpo di Mattia Luconi, il bambino di 8 anni disperso da giorni dopo l’alluvione nelle Marche. (StatoQuotidiano.it)

A segnalarlo sarebbe stato il proprietario del terreno, che si trova a circa 17 km da Pianello di Ostra, lungo il fiume Nevole. Il cadavere è stato trovato in un campo a Castelleone di Suasa, in provincia di Ancona. (Open)

Arriva la notizia che mai avremmo voluto dare: il corpo del piccolo Mattia, disperso dopo la disastrosa alluvione che ha colpito le Marche pochi giorni fa, è stato ritrovato in un campo a Castelleone di Suasa, a ben 15 km da dove era stato strappato dalle braccia della mamma. (greenMe.it)

Il corpo è stato rinvenuto a circa 15 chilometri di distanza dal punto in cui è stato trascinato via dalla piena del fiume che lo ha colto mentre si trovava in macchina con la madre. Oggi era l’ottavo giorno di ricerche per Mattia Luconi, 8 anni, e Brunella Chiù, 56 anni. (Secolo d'Italia)

Ascolta la versione audio dell'articolo La straziante ricerca è finita: il corpo del piccolo Mattia Luconi, 8 anni, disperso il 15 settembre scorso dopo un'alluvione con bombe d'acqua che ha flagellato ampie zone delle Marche, è stato ritrovato in un campo adiacente al fiume Nevola, a Castelleone di Suasa. (Il Sole 24 ORE)

Mamma Silvia Mereu, in cuor suo sapeva che non avrebbe più rivisto in vita il suo adorato bambino e lo aveva confidato anche al sindaco di Castelleone: Voglio una tomba su cui piangere, ripeteva mentre le ricerche continuavano senza sosta. (corriereadriatico.it)