Prometeia,Italia in recessione,Pil -0,3% – Liberta.it

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E’ lo scenario “molto probabile” delineato da Prometeia in un rapporto aggiornato dopo lo scoppio dei casi di coronavirus in Nord Italia, “pur assumendo che si mettano in atto politiche di sostegno alle imprese in difficoltà e che la situazione tenda a normalizzarsi entro metà marzo”.

. . – ROMA, 27 FEB – Il primo trimestre 2020 registrerà una contrazione del Pil dello 0,3% portando l’Italia in recessione tecnica (due trimestri consecutivi di segno meno), “la quarta recessione dal 2009”. (Libertà)

Su altre fonti

Al livello di Province, invece, quella di Lodi produce lo 0,4% del Pil nazionale e quella di Milano addirittura il 10.2%. QUANTO PESANO SUL PIL NAZIONALE LE PROVINCE/REGIONI COINVOLTE DAL BLOCCO DELLE ATTIVITÀ? (FIRSTonline)

(Reuters) - Prometeia ha rivisto al ribasso la previsione sul Pil italiano per il 2020 a causa dell'impatto del coronavirus a -0,3% sia per il primo trimestre sia per l'intero anno. L'epidemia di coronavirus in Italia ha finora un bilancio di oltre 300 contagiati, per lo più nel Nord, con 12 morti. (Yahoo Finanza)

“La scorsa settimana, con le informazioni disponibili al 17 febbraio, abbiamo pubblicato il nostro Brief con un focus che raccoglieva informazioni quantitative e valutazioni sugli effetti del coronavirus sull’economia globale e sull’Italia. (Finanzaonline.com)

E’ lo scenario “molto probabile” delineato da Prometeia in un rapporto aggiornato dopo lo scoppio dei casi di coronavirus in Nord Italia, “pur assumendo che si mettano in atto politiche di sostegno alle imprese in difficoltà e che la situazione tenda a normalizzarsi entro metà marzo”. (Agenpress)

Queste ultime potrebbero subire un brusco calo per via dell’emergenza coronavirus e dunque un impatto sull’economia del nostro Paese. Nel caso in cui il nostro Paese di essere avere il Pil negativo nel primo trimestre 2020 come nell’ultimo trimestre del 2009, sarebbe tecnicamente in recessione. (Yeslife)

“L’allarmismo esagerato e sovradimensionato legato al Coronavirus può generare danni incalcolabili all’economia reale, e quindi all’andamento del prodotto interno lordo, ancor più rilevanti di quelli provocati dal diffondersi della stessa malattia. (Finanzaonline.com)