Cecilia Sala: la rete Aise, i telefoni di Abedini e i dati che interessano agli Usa
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Il colpo di acceleratore c’è stato nella notte tra martedì e mercoledì. Mentre molti temevano tempi lunghi, la svolta è arrivata ieri: la liberazione di Cecilia Sala è frutto di un lavoro di squadra. Svolto da Palazzo Chigi, dal sottosegretario Alfredo Mantovano e dall’Aise, i servizi segreti per l’estero, guidati da Giovanni Caravelli. I punti … (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
È quanto confermato anche da Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di giovedì, quando le è stato chiesto se la posizione dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, accusato di aver collaborato nella fornitura di componentistica alla Repubblica Islamica per droni che hanno anche colpito e ucciso militari americani in Giordania, fosse stata chiarita in seguito all’accordo sulla giornalista del Foglio e Chora Media: “Per quello che riguarda Abedini il caso è al vaglio della ministero della Giustizia, c’è un vaglio tecnico e politico e secondo il trattato con gli Stati Uniti. (Il Fatto Quotidiano)
“Mai pensato di essere a casa oggi”. Sono le prime parole di Cecilia Sala, la giornalista 29enne detenuta per 21 giorni nel carcere di Evin, in Iran, appena tornata a casa a Roma. (Virgilio Notizie)
Missione compiuta: Cecilia Sala a casa, trionfo di Meloni e sinistra sotto un treno. La liberazione della giornalista italiana sequestrata dagli iraniani è di enorme importanza non solo perché abbiamo salvato una vita preziosa, ma perché conferma le capacità diplomatiche di Palazzo Chigi, l’intenso lavoro della Farnesina, l’eccezionale efficacia dei nostri servizi segreti. (Liberoquotidiano.it)
ROMA.«Sono qui solo per dirti che sei stata forte». Quella della liberazione della giornalista è una storia sui generis, da cui la premier finisce con l’uscire vinc… (La Stampa)
Dopo giorni di isolamento, un'altra donna è arrivata nella cella della giornalista: «Ci abbracciavamo, ridevamo. Provo un po' di senso di colpa per averla lasciata lì». Il racconto della giornalista della sua detenzione in Iran nel podcast Stories di Chora Media (Open)
Sono gli uccelli del malaugurio, che fino a poche ore prima della liberazione della reporter avevano imbandito la tavola con alimenti indigesti per il governo e per la premier Meloni. Tronfi nello sciorinare nefaste profezie, assorti nelle loro elucubrazioni a tinte fosche, smentiti dai fatti. (il Giornale)