Scoperta una ramificazione della 'ndrangheta a Bra: coinvolti carabineri, guardiacarcere e funzionari

Cuneodice.it INTERNO

Una ramificazione della ‘ndrangheta è stata sgominata dalle forze dell’ordine a Bra.

Dodici le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Torino con accuse pesantissime: associazione di stampo mafioso e traffico di droga.

La cosca, facente capo ai fratelli Salvatore e Vincenzo Luppino, risulta collegata alla potente famiglia Alvaro di Sinopoli.

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati stamattina, martedì 30 giugno, in una conferenza stampa svoltasi presso il Palazzo di Giustizia di Torino. (Cuneodice.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

'ndrangheta, indagine a Torino: tra gli indagati carabinieri e agenti polizia penitenziaria. Condividi. La Squadra Mobile di Torino e il Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno sgominato un sodalizio di stampo mafioso 'ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo. (Rai News)

In particolare, l’attività investigativa, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino, ha consentito di smantellare un’organizzazione di stampo mafioso 'ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

Il 9 luglio 2019, ha avuto inizio il processo Barbarossa, focalizzato sulla presunta attività di una ‘locale’ della ‘ndrangheta tra Costigliole d’Asti, Asti e Alba. (Cuneo24)

Le minacce di Pio a un dipendente dell'hotel: Ti taglio la testa. In un'altra intercettazione telefonica, si ascolta Alfonso Pio minacciare un dipendente dell'Hotel del Golfo di Finale Ligure, in provincia di Savona: "Stronzo parla piano. (Milano Fanpage.it)

Pio sarebbe diventato il "padrone" dell'Hotel del Golfo di Finale Ligure e avrebbe imposto che la sua compagna «soggiornasse gratuitamente in una suite riservata». Con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso e usura, quattro persone sono state arrestate dalla polizia in esecuzione di un'ordinanza del gip di Milano. (LaC news24)

Usava la macelleria etnica come base per acquistare e smerciare cocaina. È accaduto a Monza, dove il gestore del negozio, insieme ad altre 4 persone che facevano da pusher, aveva messo in piedi una rete di spaccio nel territorio monzese e nelle province di Milano e Pavia. (MilanoToday.it)