Cin e affitti brevi, il piatto piange. Uno su quattro ancora irregolare. Firenze è fra le più ritardatarie
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Registrazioni al rallentatore e banca dati del ministero ancora in attesa di un segno di vita da circa 5.200 strutture in tutta la provincia di Firenze. In pratica una su quattro fra hotel, b&b, agriturismi e titolari di affitti brevi ancora non è in regola con la richiesta del Cin. Cioè? Il Codice identificativo nazionale diventato obbligatorio per essere identificati per la promozione e la pubblicità dell’offerta di ospitalità. (LA NAZIONE)
La notizia riportata su altri giornali
«L’introduzione del Cin si è trascinata dietro una beffa per chi è in possesso di un immobile in multiproprietà. (NT+ Condominio)
L’agenzia ‘Purple & Noise‘ analizza i dati del Ministero del turismo che fotografano «un significativo ritardo anche rispetto alla media nazionale per la quale tale proporzione si riduce a 1 su 5». (umbriaON)
Malgrado il decreto, che dispone che qualsiasi unità immobiliare destinata alla locazione turistica (comprese quelle per gli affitti brevi) debba munirsi del CIN, ovvero il Codice Identificativo Nazionale, specifici dispositivi di sicurezza e la presentazione al Comune di appartenenza della Segnalazione Certificato di Inizio Attività (SCIA), sia in vigore da 10 giorni in Friuli Venezia Giulia solo il 58% degli host ha adempiuto all’obbligo di legge. (Friuli Oggi)
Dal 1 gennaio sono in vigore le disposizioni relative al nuovo Codice identificativo nazionale (Cin), che deve essere attribuito alle unità immobiliari adibite a contratti di locazione... (Virgilio)
Una norma che si applica a chiunque offra o conceda in locazione un’unità abitativa o una sua porzione per scopi turistici o per locazioni brevi, nonché ai gestori delle strutture ricettive, compresi gli agriturismi. (LaGuida.it)
Affitti brevi, nuove regole e sanzioni in vigore dal 2025 (Rete Gargano)