Neonato morto in culla termica a Bari, il tecnico rivela: “Il 14 dicembre funzionava, ha suonato tre volte”
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“Io non ho un contratto di manutenzione e non ho nemmeno un registro degli interventi, intervengo a chiamata. Era il Don che si occupa della culla, era lui che provava e controllava” ha dichiarato il tecnico indagato col prete a Bari per l'omicidio colposo del neonato abbandonato in culla ma trovato morto. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altre testate
Don Ruccia è stato ascoltato domenica 5 gennaio e ha confermato di non aver ricevuto alcun messaggio che avvertisse che la culla termica fosse stata usata. Entrambi gli indagati sono stati sentiti nei giorni scorsi. (Vanity Fair Italia)
Il neonato rinvenuto privo di vita la mattina del 2 gennaio nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista a Bari sarebbe morto per ipotermia. È quanto emerso dai primi risultati dell’autopsia condotta presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari sul corpo del piccolo, che, secondo i primi accertamenti, aveva meno di un mese di vita. (StatoQuotidiano.it)
Quando don Antonio mi ha contattato, ho fatto la riparazione e sono andato via. A parlare è... (Virgilio)
Continuano le indagini per omicidio colposo e abbandono di minore. È quanto emerge dai primi risultati dell'autopsia. (Fanpage.it)
«Ho riparato il sensore della culla dopo il blackout. Funzionava». (Corriere della Sera)
Bari — La culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari il 2 gennaio non era funzionante. Per questo il bambino di poche settimane che vi è stato portato nella notte del 1 gennaio potrebbe essere morto. (La Repubblica)