Biennale Architettura di Venezia, i padiglioni imperdibili

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Dall'Italia al Giappone, i progetti più interessanti. E poi Opera Aperta, il padiglione-cantiere del Vaticano: l'architettura serve a costruire relazioni. Mini-guida ai padiglioni veneziani, visitabili fino a novembre Architecture is survival, l’architettura è una forma di sopravvivenza, mi ha detto l’archistar (e ingegnere) Carlo Ratti, direttore della 19esima Biennale Architettura, che apre da sabato 10 maggio ed è visitabile fino al 23 novembre negli spazi dell’Arsenale di Venezia, ai Giardini e in tanti palazzi della città. (Vanity Fair Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Anche due giovani architetti teramani saranno protagonisti della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2025. Si tratta di Roberto Monticelli, originario di Pineto, e Matteo Almonti, di Castiglione Messer Raimondo, che presenteranno il progetto “Taranto, un progetto di suolo per l’adattamento dell’esistente”, già vincitore nel 2020 del prestigioso premio internazionale Villard 21, con il tema “From social housing to social habitat”. (Certa Stampa)

Un padiglione dedicato al mare, alla relazione tra le acque e la terra, al modo in cui si pensa questo spazio ibrido e suo modo di confine, ma che nel nostro Paese è estesissimo e significante. (Tiscali Notizie)

A dimostrarlo è una quota rilevante delle partecipazioni nazionali alla Biennale Architettura 2025, che spesso contando su un’unica – chiarissima, mai banale – traiettoria tematica, riescono a restituire gli esiti di ricerche in corso da mesi, se non addirittura anni, con set-up efficaci e pienamente “esperibili”. (Artribune)

Ance, ecco i robot umanoidi per la sicurezza nei cantieri

Dopo i cani robot, come quelli che da… Un altro che si muove seguendo il ritmo delle percussioni, uno circondato dai mattoni, pronto a mettersi al lavoro, e infine uno dal volto umano, preso d’assalto dai bambini che gli chiedono di tutto, dai suoi gusti alimentari a una frase in lingua cinese. (la Repubblica)

La deludente proposta del Ministero della Cultura non convince per processo ed esiti. Una Call sbagliata e un allestimento debole e poco chiaro VENEZIA. Il mare e le coste come spazio soglia. L’Italia paese di mare, con i suoi quasi 8.000 km di spazio liminale sempre più strategico, centrale, da osservare, studiare e lavorare, uno spazio in cui sperimentare e costruire nuovi rapporti, da rendere paradigma per un rinnovato dialogo tra il territorio e i suoi attori e il progetto. (Giornale dell'Architettura)

Sembra una sequenza del film Blade Runner, un'immagine da fantascienza, un sogno distopico, ma è invece proprio quello che accadrà nei cantieri in un presente che è già arrivato. Lo fa sulle gambe d'acciaio e carbonio dei robot umanoidi che andranno a sostituire gli operai nei lavori pericolosi. (Il Messaggero)