Rai, Conte: “Pronti a votare presidente autorevole ma non nomi che circolano”

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Rai, Conte: “Pronti a votare presidente autorevole ma non nomi che circolano” 18 settembre 2024 “Sul Movimento rispondo a qualsiasi domanda che riguardi i 22mila contributi per le proposte dell’assemblea costituente”. Così Giuseppe Conte, all’esterno della Camera dei Deputati, rispondendo alle domande sullo scontro con il garante Beppe Grillo. "Il Movimento potrebbe votare un presidente di garanzia Rai? Se ci fosse un presidente autorevole, assolutamente non riconducibile a logiche partitiche, certo che nell'interesse del servizio pubblico sì. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

La lettera, che ho inviato ieri e spero venga pubblicata, è un appello a Grillo per sensibilizzare lui, i parlamentari M5s e tutti i lettori del blog sulla situazione della Rai, azienda finanziata da tutti gli italiani con il canone prelevato in bolletta, per una cifra che sfiora 2 miliardi di euro all’anno. (L'HuffPost)

Prima l'elezione dei quattro membri del Cda, poi l'indicazione dei nomi per l'Ad e il presidente. Invariato il 'calendario' del centrodestra per rinnovare i vertici dell'azienda di viale Mazzini. (AGI - Agenzia Italia)

Ma non mi sembra siano i nomi di cui si parla”. “Se ci fosse un presidente autorevole assolutamente non riconducibile a logiche partitiche certo che lo voteremmo, nell’interesse del servizio pubblico. (LA NOTIZIA)

Rai, il “rieccolo” Minoli (grazie a Franceschini e Nastasi) punta ad entrare in CdA in quota Pd e diventare “consigliere anziano” - Sassate

"Non hanno voluto cambiare la data". Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, al termine della riunione dei capigruppo, ha spiegato che la maggioranza si è opposta al rinvio del voto dei consiglieri di amministrazione della Rai di nomina parlamentare, in programma giovedì. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Salvi nuovi intoppi, sempre dietro l’angolo, dopodomani Camera e Senato si riuniranno per eleggere i quattro consiglieri … (la Repubblica)

La scuola è quella fanfaniana del suocero, Ettore Bernabei. Gli alleati per l’ultima impresa, l’ex-ministro Dario Franceschini e – a proposito della “parentopoli” addebitata alla destra – il marito di sua figlia Giulia, quel Salvo Nastasi già “deus ex-machina” del ministero della Cultura. (Guido Paglia)