Coronavirus, l'Ue riapre le frontiere: ok a 15 Paesi | Nella lista c'è la Cina, no a Usa e Russia

Notizie - MSN Italia ESTERI

Da mercoledì primo luglio l'Unione europea riapre le sue frontiere esterne a 15 Paesi terzi.

Possono, in piena trasparenza, eliminare solo progressivamente le restrizioni di viaggio verso i Paesi elencati, precisa la nota.

Uno Stato membro non dovrebbe decidere di revocare le restrizioni di viaggio per i Paesi terzi non elencati prima che ciò venga deciso in modo coordinato.

Se la situazione in un Paese terzo elencato peggiora rapidamente, sarà necessario applicare un processo decisionale rapido. (Notizie - MSN Italia)

Ne parlano anche altri media

Il Regno Unito, che continua ad avere un alto numero di contagi, formalmente è ancora considerato un Paese membro in attesa che si compia la Brexit. Ma le autorità prima di concedere l’ok all’ingresso di cinesi vorrebbero che la controparte facesse lo stesso con i cittadini europei. (idealista.it/news)

I dati per nulla confortanti sulla pandemia e che provengono dal Paese hanno spinto i Paesi Schengen a sigillare i propri confini. Ad assumere la decisione i 27 stati membri con l’aggiunta di altri quattro Paesi che compongono lo spazio Schengen (Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein). (Corriere dell'Umbria)

Possono, in piena trasparenza, eliminare solo progressivamente le restrizioni di viaggio verso i paesi elencati, precisa la nota. Uno Stato membro non dovrebbe decidere di revocare le restrizioni di viaggio per i paesi terzi non elencati prima che ciò venga deciso in modo coordinato. (Gazzetta di Parma)

Il nodo da sciogliere è sicuramente quello riguardante gli Stati Uniti, vista l’importanza cruciale che ricopre dal punto di vista diplomatico. L’alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borell, poche settimane fa che dal primo luglio le frontiere dell’Unione Europea sarebbero state gradualmente riaperte. (Buongiorno Slovacchia)

L'Unione europea riapre, dal primo luglio, le sue frontiere esterne a 15 paesi terzi, tra cui la Cina ma a condizione di reciprocità. L’elenco mirava a raggiungere un coordinamento di massima tra partner dell’Unione, ovvero ad evitare l’apertura a paesi palesemente a rischio. (Italia Oggi)

Sigillate le frontiere della Thailandia e del Brasile (salvo, per quest’ultimo paese, i brasiliani che tornano a casa o loro familiari). Non solo: questo vale, almeno fino al 14 luglio, anche per chi torna da nazioni che fanno parte della lista dei famosi 15 paesi virtuosi, stilata dalla Ue. (Il Messaggero)