Zona arancione in tutta Italia: il no delle Regioni

Corriere della Sera INTERNO

Sabato ci sono stati 14.931 i nuovi casi Covid in Italia, in lieve calo

Primo, le Regioni chiedono «un deciso cambio di passo nella campagna di vaccinazione, cercando un accordo quadro con i medici di base».

A Matteo Salvini ad esempio non va proprio giù l’ipotesi di un inasprimento delle misure: «Zona arancione in tutta Italia?

Una riunione durata quattro e che ha registrato numerose sfumature fra aperturisti e coloro che invece sono molto allarmati per le varianti del Covid. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Tutta Italia in zona arancione per ostacolare lo sviluppo e la diffusione delle varianti. «Quando introduciamo - ha evidenziato - restrizioni particolari per i singoli territori, devono essere attivati contestualmente gli indennizzi per le categorie coinvolte (Ultim'ora News)

L’estate non sarà liberi tutti”. Il virologo Preliasco ha espresso la sua opinione in merito ai vaccini ed alla situazione generale AIFA): “CI ASPETTANO ALTRI MESI DI SACRIFICI”. Il virologo Pregliasco: “Piano vaccini da velocizzare. (Centro Meteo italiano)

(Adnkronos). Spostamenti tra regioni, stop fino al 31 marzo. Zona rossa, arancione, gialla - Poi, sulla suddivisione dell'Italia in zone, "è necessaria una revisione ed una semplificazione con la contestuale revisione dei criteri e dei parametri di classificazione (Adnkronos)

Si sta ragionando anche su come riaprire in sicurezza cinema e teatri, ristoranti la sera o palestre. I vari Presidenti di Regione, infatti, non hanno trovato ancora un accordo sulle misure anti-Covid sa proporre al Ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini. (triestecafe.it)

Con molta probabilità si andrà verso la scelta di un'ITALIA TUTTA ARANCIONE, così come chiedono a gran voce gli esperti del CTS Il GOVERNO studia la STRATEGIA per la DATA CHIAVE del 25 FEBBRAIO. Verso un'ITALIA tutta ARANCIONE? (iLMeteo.it)

Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio Comune. Resta inteso che la giustificazione degli spostamenti ammessi fuori dal proprio Comune, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione (CesenaToday)