Nuovi record storici per l'oro, obiettivo $3000?

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ig.com ECONOMIA

Il prezzo dell’oro ha superato il limite record di $2.800 l’oncia, registrando il livello più alto di sempre. Il rally è partito dal 19 dicembre quando le quotazioni del metallo prezioso si attestavano a $2580 l’oncia. Un aumento di oltre $200 in poco più di un mese. Da inizio anno il rialzo dell’oro è pari al 7%. I principali fattori dell’impennata: I timori degli investitori su un ritorno di forti tensioni commerciali per l’introduzione di dazi da parte del nuovo presidente di Donald Trump Gli acquisti massicci di oro fisico da parte di alcune banche centrali (India, Turchia, Polonia e secondo gli ultimi dati anche della Cina) Dazi USA e instabilità politica, Trump spinge l’oro Storicamente, l’oro è considerato un bene rifugio: nei momenti di incertezza economica e politica, gli investitori si spostano su asset sicuri per proteggere il capitale. (ig.com)

La notizia riportata su altri giornali

Come racconta l’agenzia newyorkese Bloomberg, è da alcuni mesi ormai che a Londra scatole di legno zeppe d’oro, perfettamente sigillate, vengono caricate nelle stive degli aeroplani diretti a New York. (il manifesto)

La domanda globale di oro, incluso il trading over-the-counter (OTC), ha raggiunto un nuovo record nel 2024, secondo il rapporto annuale del World Gold Council. (Wall Street Italia)

Ennesimo record per l’oro, che questa settimana è salito sopra la soglia dei 2.800 dollari l’oncia, segnando un rialzo in doppia cifra dal minimo inferiore ai 2.555 dollari toccato a pochi giorni dalle elezioni americane a novembre. (InvestireOggi.it)

Il contratto con consegna ad aprile è invece a 2.902 dollari con un guadagno dello 0,93%. Le quotazioni spot guadagnano l'1,34% salendo a 2.880 dollari l'oncia. (il Resto del Carlino)

L’oro ha toccato un nuovo massimo storico lunedì 3 febbraio, spinto da un’ondata di investimenti verso i beni rifugio dopo la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre tariffe commerciali su Canada, Cina e Messico, il che ha aumentato i timori di un’inflazione che potrebbe intaccare la crescita economica. (Morningstar)

A fare da assist ai prezzi del metallo giallo, contribuisce la forte domanda di beni rifugio, dovuta alle minacce tariffarie degli Stati Uniti del 25% sulle importazioni provenienti da Messico e Canada, a partire da domani, 1° febbraio. (Teleborsa)