Non può esserci pace senza misericordia

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«Vittoria» è la parola che la Russia sfoggia ovunque, in questi giorni, in particolare oggi, 9 maggio. «Vittoria». Un modo come un altro per celebrare il passato e avvicinarlo al presente, per dire al mondo che - vero o falso o presunto che sia - a vincere è sempre il Cremlino. E che la sua vittoria non è egoistica o fine a sé stessa, non è dettata dal potere individuale, di una singola persona - di Putin -, bensì cercata in nome di un bene comune. (Corriere del Ticino)
Ne parlano anche altre testate
Il portavoce del Cremlino ha detto alla tv americana Abc che il presidente Putin sta facendo "tutto il possibile" per una soluzione pacifica del conflitto, ma che Kiev non vuole negoziare. Un cessate il fuoco, ha aggiunto Peskov, sarà possibile solo se l'Occidente fermerà le forniture militari all'Ucraina. (RaiNews)
Questa è la proposta del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, formulata dopo l’incontro con i leader di Germania, Francia, Regno Unito e Polonia, arrivati a sorpresa a Kiev sabato mattina, e dopo una telefonata con il presidente americano Donald Trump. (Domani)
A dirlo è portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in una intervista alla Abc. (Adnkronos)

"Insieme agli Stati Uniti, chiediamo alla Russia di concordare un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni per creare lo spazio per i colloqui su una pace giusta e duratura": lo hanno detto quattro leader europei (Emmanuel Macron, Keir Starmer, Friedrich Merz e Donald Tusk) in una dichiarazione congiunta prima della visita a Kiev, dove sono arrivati stamani per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. (Tiscali Notizie)
Ucraina, Zelensky: "Tregua Putin finta, raid al fronte continuano" 10 maggio 2025 (Il Sole 24 ORE)