Patrizia Cavalli: è morta la nota scrittrice

Patrizia Cavalli: la sua vita. La famosa scrittrice era nata a Todi il 17 aprile 1947.

Si è spenta oggi a Roma, all’età di 75 anni, la poetessa italiana Patrizia Cavalli, da tempo malata.

Patrizia Cavalli: ecco le sue poesie. Le mie poesie non cambieranno il mondo, Einaudi, Torino, 1974.

Datura, Einaudi, Torino, 2013

Poesie (1974-1992), Einaudi, Torino, 1992, raccolta che assomma le tre precedenti. (ZON)

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Nata a Todi (Perugia) il 17 aprile 1947, ha vissuto a Roma dall’inizio degli anni ’70. Durante gli studi di filosofia conosce Elsa Morante che scopre in lei la vocazione per la poesia. (Il Fatto Quotidiano)

L’Effimero Meraviglioso: presentazione ColoriAMO l’Estate / I Festival di Teatro Ragazzi. Il fascino di antiche e moderne fiabe per la prima edizione del Festival di Teatro Ragazzi “ColoriAMO l’Estate” organizzato da L’Effimero Meraviglioso al Museo Civico MuA / Museo e Archivio di Sinnai con la direzione artistica di Maria Assunta Calvisi e realizzato con il patrocinio e il sostegno del Comune di Sinnai e della Regione Sardegna e con il contributo della Fondazione di Sardegna. (Sardegna Reporter)

Chi è fermo nel dolore non frequenti. gli allegri e disinvolti corridori. ma solo i passi lenti dei suoi uguali Io li vedo come si accavallano. formando geografie disordinate:. il loro peso non è sempre uguale,. (Luce)

È morta all’età di 75 anni la poetessa Patrizia Cavalli, originaria della città di Jacopone, città con la quale ha mantenuto sempre un forte legame. "Era il primo premio Jacopone alla carriera che consegnavamo - afferma Valentina Parasecolo, direttrice creativa di Iubel - e come giurati non avevamo dubbi sul fatto che dovesse andare a lei. (LA NAZIONE)

Anche nelle sue performance che riempivano i teatri, leggeva i suoi versi come buttandoli via, il contrario di qualsiasi enfasi retorica. "Nei suoi libri si snoda un canzoniere amoroso tutto centrato sul corpo, sui suoi ritmi, sui sensi più che sul sentimento. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Con sottrazione e grazia, è stata la sua una parola alta e dedita. Ha raccontato con ironia il quotidiano dell’assedio (Il Manifesto)