Mercato auto in crisi nera. Volkswagen shock: “valutiamo chiusure in Germania”
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La crisi del settore automobilistico si fa sempre più nera. E i maggiori player del settore sono costretti a ridimensionare (e anche pesantemente) i costi. È il caso di Volkswagen: il colosso tedesco delle quattro ruote ha fatto sapere di essere pronta a chiudere stabilimenti in Germania al fine di “proteggere il futuro” dell’azienda. Una notizia che non ha precedenti negli 87 anni di storia dell’azienda e che allunga un’ombra, secondo Bloomberg, anche sul patto di salvaguardia dei posti di lavoro fino al 2029 siglato con i sindacati, che da parte loro potrebbero opporsi con forza al progetto. (Wall Street Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
Dopo la batosta alle elezioni europee di giugno è arrivata quella dello scorso weekend. Nelle elezioni regionali in Turingia e Sassonia ha trionfato, prima volta dal 1945, un partito di estrema destra, l’AfD. (Panorama)
L’allarme sulla necessità di tagli arriva dopo una riunione con il CEO Thomas Schäfer, avvenuta questo lunedì. Anzi, sarebbero a rischio addirittura alcuni suoi stabilimenti in Germania. (ClubAlfa.it)
Fino alle indiscrezioni di lunedì sulla chiusura di due stabilimenti tedeschi per la prima volta nella storia della casa automobilistica, i tagli avevano colpito solo gli interinali cui il contratto non veniva rinnovato, come a esempio a Zwickau dove si producono veicoli elettrici. (Il Fatto Quotidiano)
La casa automobilistica tedesca Volkswagen ha avvertito che non sarà più in grado di escludere la chiusura di impianti in Germania: sarebbe una prima assoluta negli 87 anni di storia dell'azienda, ed evoca lo spettro di importanti misure di riduzione dei costi per "proteggere il futuro" dell'azienda. (Tiscali Notizie)
"L'industria automobilistica europea si trova in una situazione molto difficile e seria", ha dichiarato il Ceo del Gruppo Volkswagen Oliver Blume in un comunicato, secondo quanto riferito da Cnbc. La casa automobilistica tedesca Volkswagen ha avvertito che non sarà più in grado di escludere la chiusura di impianti in Germania: sarebbe una prima assoluta negli 87 anni di storia dell'azienda, ed evoca lo spettro di importanti misure di riduzione dei costi per "proteggere il futuro" dell'azienda. (il Dolomiti)
Il piano prevede di tagliare 10 miliardi di euro di costi entro il 2026. A quanto pare, stando alla stampa tedesca, ci sarebbe un disavanzo quantificato in 2-3 miliardi di euro per l'anno in corso. (HDmotori)