Covid, non tristi ma senza gioia: è il languore post coronavirus

ilmessaggero.it SALUTE

E poi non è mai accaduto che, durante le crisi drammatiche, gli italiani non abbiano trovato le motivazioni per superarle

29 Aprile 2021. di Mario Ajello. (Lettura 3 minuti). 180. 180. . Dovremmo mangiare tonnellate di bistecche di tigre.

Ma ora che il male s'è indebolito aggrediamo la realtà con rinnovato slancio e voglia di vivere e di costruire?

Sembrano in una specie di letargo, in un limbo fatto di consapevolezza di voler fare unita a un retropensiero collettivo: saremo all'altezza?

Ma proviamo a immaginare, soltanto per un attimo, che cosa sarebbe stata l'Italia, dopo il 1945, se il «languishing» avesse spadroneggiato. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Nei partecipanti che hanno avuto la seconda dose dopo 12 settimane dalla prima, l’efficacia dopo 14 giorni dalla seconda dose è stata dell’82,4%. Complessivamente, l’efficacia del vaccino è stata simile nei diversi gruppi analizzati in base a età, presenza di comorbidità, sesso ed etnia (Yahoo Notizie)

Ma a differenza della maggioranza dei pazienti, che restano in ospedale alcuni giorni o diverse settimane (a seconda della gravità), lui da quell’ospedale non si è mai potuto muovere. Un anno dopo, è infatti ancora lì, al St. (leggo.it)

Il 49enne insegnante di informatica, ricoverato a Leeds, è il paziente con il cosiddetto «Long Covid» più duraturo di tutto il Regno Unito. Jason Kelk vive a Leeds, nella contea inglese del West Yorkshire. (La Sentinella del Canavese)

È ammalato da un anno e, questo, secondo la stampa inglese lo rende il paziente con la più lunga infezione Covid-19. Secondo le stime, "Long Covid", che include dispnea, nebbia cerebrale e dolori muscolari, colpisce circa una persona con Covid-19 su dieci (Gazzetta del Sud)

L'uomo è stato ricoverato d'urgenza in ospedale per un'infezione al torace ad aprile del 2020, e quella patologia si è rivelata poi essere Covid-19. Ma i medici pensano che i suoi problemi di stomaco siano dovuti al virus (Fanpage.it)

La caduta copiosa dei capelli è una condizione che molte persone si ritrovano a dover affrontare dopo il Covid, uno dei tanti strascichi del virus. I capelli iniziano a cadere già dopo una decina di giorni: di solito quando ci sono dei traumi la caduta può presentarsi 1 o 2 mesi dopo, ma in questo caso inizia subito". (il Resto del Carlino)