Romania, a Bucarest scoppiano proteste dopo esclusione di Calin Georgescu dalle elezioni
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Le proteste sono scoppiate nella capitale della Romania, Bucarest, domenica dopo che la Commisiione elettorale ha respinto la candidatura dell'ultranazionalista Calin Georgescu per il secondo turno delle elezioni presidenziali del Paese. Georgescu, 62 anni, aveva vinto il primo turno dello scorso anno prima che le elezioni fossero annullate a causa di presunte influenze russe. Il rifiuto della sua candidatura ha suscitato indignazione, con centinaia di sostenitori che si sono radunati davanti alla sede della Commissione elettorale centrale, cantando, lanciando oggetti e dando fuoco a un cespuglio. (Euronews Italiano)
Ne parlano anche altre testate
Le elezioni presidenziali in Romania e l’analisi del complesso legame tra democrazia e fake news diffuse online sono al centro del dibattito nel seminario organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche (DSG) dell'Università di Firenze, in programma lunedì 10 marzo 2025 nella sede di Villa Ruspoli (ore 14 – piazza Indipendenza, 9). (Portalegiovani Firenze)
Non c’è pace per Calin Georgescu. (Radio Radio)
Dopo aver assaporato la vittoria alle elezioni presidenziali in Romania lo scorso 24 novembre, il candidato ultra-nazionalista e filorusso si è visto prima contestare il risultato delle urne, annullato dalla Corte costituzionale a causa di interferenze di Mosca nel processo elettorale, ed ora è stato estromesso dalle nuove elezioni previste il prossimo 4 maggio. (EuNews)
Caos in Romania, dopo il blocco della candidatura del filo russo Georgescu scoppiano le rivolte tra i suoi sostenitori e la polizia (LA NOTIZIA)
Georgescu: Restiamo uniti e andiamo avanti insieme per gli stessi valori, pace, democrazia, libertà “Restiamo uniti. Andiamo avanti insieme fino in fondo per gli stessi valori: pace, democrazia, libertà. (ilmessaggero.it)
Non occorre aver conseguito un dottorato in scienze politiche ad Harvard per capire che si tratta del primo passo per introdurre in Italia la possibilità di fare quel che si è recentemente fatto in occasione delle elezioni in Romania: elezioni in Romania in cui, lo ricordiamo, l'esito elettorale è stato annullato, poiché a vincere è stato un candidato sgradito a Washington, a Bruxelles e in generale agli araldi dell'ordine liberal-progressista di marca atlantista. (Il Giornale d'Italia)