Variante Delta, non solo boom di contagi: sintomi più gravi anche tra i giovani

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Ciò è la conseguenza dell'aumento significativo di contagi tra giovani che, conseguentemente, determina anche una maggiore rilevazione percentuale di casi sintomatici gravi o di media gravità.

Nelle ultime settimane, oltre al balzo di contagi la fascia d'età sotto i 30 anni mostra sempre più spesso anche sintomi seri della malattia. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altri media

Secondo l’ISS, il Veneto nord-orientale e le isole di Sicilia e Sardegna registrano attualmente un numero elevato di riproduzioni. Alla luce delle vacanze estive, soprattutto con l’alto cambio della variante Delta Covit-19, l’Iss ha avvertito: “Il cambio in Italia ad agosto è stato 0,58-0,62 valori (minimi) e valori (massimi) 0.8-1. (The Teller)

La settimana si chiude dunque con un totale, raddoppiato rispetto a sette giorni fa, di 140 nuovi positivi: per trovare un valore superiore si deve risalire alla settimana dal 17 al 23 maggio scorso (furono 175). (LA NAZIONE)

Abbiamo ancora una quota importante di italiani sopra i 60 anni che non hanno neanche la prima dose. La variante sta portando a un aumento significativo di nuovi casi – ha aggiunto – E’ importante individuare precocemente le persone contagiate e una copertura vaccinale con doppia dose” (TG-PRIMARADIO)

All’Asl i contagi individuati sono stati 17, in calo rispetto a sabato ma anche con una sensibile riduzione nel numero dei tamponi effettuati, che sono stati 381. Tutte le persone assistite al Policlinico senese sono nel setting di media intensità, perché nessuno necessita di essere seguito in Terapia intensiva (LA NAZIONE)

Quarantanove nuovi positivi al Covid, di cui 45 con sintomi. Nessun ricovero in terapia intensiva a Reggio, Parma, Imola, Ravenna, Forlì e Cesena.Nella giornata di domenica 18 luglio non si sono registrati nuovi decessi (La Gazzetta di Reggio)

A quel punto i medici potrebbero contattare i non vaccinati e convincerli puntando sul rapporto di fiducia” Per me qui possono agire i medici di famiglia con un programma di intervento delle Asl: proprio le Asl possono trasmettere gli elenchi dei non immunizzati. (LaPresse)