Cos’è il Prosek croato e che differenza c’è con il Prosecco italiano

Corriere della Sera INTERNO

«Il Prošek viene prodotto da più di 2000 anni», ha spiegato Andro Tomic, enologo croato originario di Hvar, quando nel 2013 sostenne che togliere questo vino alla Dalmazia sarebbe «come portarle via il mare».

L’eurodeputato croato Tonino Picula ha scritto al Commissario Ue per spiegare che «non c’è alcuna somiglianza tra i vini, tranne quella di alcune lettere del nome.

Difficile non notare la somiglianza del nome del vino croato Prošek con quello del Prosecco italiano. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

La decisione ha provocato la reazione della Coldiretti che vede nel via libera dell’UE un vero e proprio attacco al Made in Italy. Si torna a parlare della “battaglia” del Prosecco tra l’Italia e la Croazia (inItalia)

A questa interrogazione ne seguì un’altra a firma degli europarlamentari dell’Intergruppo Vino (25, tra cui Alessandra Moretti e Rosanna Conte) Quella che è già stata definita “la guerra delle bollicine tra l’italiano Prosecco e il croato Prošek” aggiunge un nuovo tassello alla vicenda: la denominazione del vino croato Prošek è ammissibile. (La Tribuna di Treviso)

Giovedì in sede di Commissione politiche agricole (Cpa) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Friuli Venezia Giulia e Veneto chiederanno la sottoscrizione di un documento unitario a difesa delle denominazioni italiane dall'abuso di utilizzo di etichette "Italian sounding" Lo ha reso noto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier ricordando che solo lo Stato membro dell'Unione europea portatore di interesse, in questo caso l'Italia, può opporsi al riconoscimento della denominazione per il vino bianco passito croato (Il Friuli)

«Senza nulla togliere alla tradizione enologica del popolo croato - aggiunge il consigliere regionale di Fratelli d'Italia - il via libera dell’Ue al Prosek va contrastato con forza. (TrevisoToday)

Sul punto è intervenuto oggi anche il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, per il quale "il Prosek è una vergogna assoluta" Per il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni "è inaccettabile un eventuale utilizzo della dicitura Prosek da parte della Croazia". (Adnkronos)

Dunque, afferma il commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, “procederà ora alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea” "Dobbiamo fare squadra per proteggere il nostro prodotto e il nome Prosecco ma anche per non creare pericolosi precedenti", tuona il consorzio Prosecco Docg. (La voce di Rovigo)