Bandiere a mezz’asta a Chieti per l’ultimo saluto ai due vigili del fuoco scomparsi

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
INTERNO

Redazione Interno Redazione Interno   -   Le bandiere sugli edifici pubblici di Chieti sono state abbassate a mezz’asta, mentre la città si è fermata in un minuto di raccoglimento per onorare la memoria di Emanuele Capone e Nico Civitella, i due vigili del fuoco tragicamente scomparsi la scorsa settimana durante un’escursione a Pennapiedimonte. Il sindaco Diego Ferrara aveva già annunciato il lutto cittadino, confermato per giovedì 8 maggio, giorno in cui si sono svolti i funerali nella cattedrale di San Giustino.

“Un dolore che colpisce tutti noi”, ha detto Ferrara, sottolineando come la scomparsa dei due uomini – entrambi di 42 anni, in servizio al comando provinciale di Chieti – abbia lasciato un vuoto non solo tra i colleghi, ma anche tra quanti li conoscevano per il loro impegno al servizio degli altri. Capone, originario di Chieti, e Civitella, nativo di Guardiagrele, erano precipitati nella forra del fiume Avello, dove hanno perso la vita in circostanze ancora al centro delle indagini.

Alla cerimonia funebre, carica di emozione, hanno partecipato autorità civili e militari, tra cui il sottosegretario all’Interno con delega ai vigili del fuoco Emanuele Prisco, il capo del Corpo nazionale Eros Mannino e il direttore regionale per l’Abruzzo Gennaro Tornatore. Decine di colleghi in uniforme hanno formato un corteo silenzioso, mentre la piazza antistante la cattedrale si riempiva di cittadini commossi, molti dei quali hanno seguito il rito dall’esterno, ascoltando le parole del sacerdote che ha ricordato “il coraggio e la generosità” dei due uomini.

Non sono mancati gli applausi quando le bare, avvolte nel tricolore, sono state portate all’esterno della chiesa, accompagnate dal suono delle sirene dei mezzi di soccorso. Una scena che ha unito ancora una volta una folla eterogenea, composta non solo da familiari e amici, ma anche da chi, pur non avendoli mai conosciuti, ha voluto rendere omaggio a quello che molti hanno definito “un sacrificio silenzioso”.