Cassazione: «Atei e agnostici hanno gli stessi diritti dei fedeli e possono professare il loro credo negativo»

Il Messaggero INTERNO

Gli atei hanno gli stessi diritti dei fedeli di professare il proprio credo.

. infatti accolto il ricorso presentato dall' Unione atei agnostici razionalisti contro il Comune di Verona che gli aveva negato il diritto di affiggere manifesti.

La Corte Suprema ha. Il giudice ha stabilito che gli atei e gli agnostici hanno, dunque, lo «stesso diritto paritario dei fedeli delle diverse religioni di professare il loro credo "negativo"» ed è «vietato discriminarli nella professione di tale pensiero» del quale possono fare libera propaganda, con l'unico limite - valido per tutti - di non offendere «la fede altrui». (Il Messaggero)

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Lo afferma la Cassazione, accogliendo un ricorso dell'Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar) in un giudizio civile promosso dall'associazione contro il Comune di Verona.I fatti risalgono all'estate 2013, quando l'Uaar aveva chiesto all'amministrazione scaligera di affiggere 10 manifesti con la parola "Dio", con la D in stampatello barrata con una crocetta e le successive lettere 'io' in corsivo e sotto la dicitura, a caratteri più piccoli, "10 milioni di italiani vivono bene senza D. (la Repubblica)

L’Uaar aveva chiesto di esporre poster di 6 metri per 3, con il messaggio «Dio (D barrata) 10 milioni di italiani vivono bene senza D. E quando sono discriminati, c’è l’Uaar al loro fianco». (L'Arena)

Sia il Tribunale di Roma nel 2015 che la Corte di Appello capitolina con verdetto emesso il 23 marzo 2018, avevano “convalidato” il divieto d’affissione. Per questo la Giunta comunale il 29 agosto 2013 aveva detto “no” ai manifesti, bocciando la richiesta presentata dall’Unione il 31 luglio. (Il Fatto Quotidiano)

La propaganda, però, non può tradursi «in forme di aggressione o vilipendio della fede da altri professata». Lo Stato italiano è laico: lo si ripete da decenni ma ora arriva la Cassazione [1] a stabilire che gli atei e gli agnostici hanno gli stessi diritti dei credenti e possono fare liberamente propaganda antireligiosa senza subire discriminazioni. (La Legge per Tutti)

Atei ed agnostici non possono essere discriminati. (Giornale di Sicilia)